Bych

(1988)

Scheda informativa

Si tratta di una rivista letteraria e culturale pubblicata nel 1988 dal poeta Milan Ohnisko a Brno, in Moravia. Il titolo della rivista presenta la forma condizionale del verbo být [“essere”] e si rifà al detto “Pozdě bycha honit” [“Ormai è tardi piangere sul latte versato”]; a detta del redattore starebbe al lettore scegliere quale interpretazione dare al condizionale usato nel titolo. La decisione di fondare la rivista Bych è stata presa negli anni 1986-1987, quando un gruppo di letterati ha cominciato a trarre ispirazione dalla rivista letteraria samizdat Host per aprire un nuovo trimestrale letterario. Venne così preparato l’indice dei primi tre numeri, ma a causa di problemi tecnici e personali del redattore alla fine è uscito (nel settembre 1988) un solo almanacco che conteneva tutto ciò che era stato pianificato per il primo numero, ma anche alcuni contributi che avrebbero dovuto essere stati inseriti nei due numeri successivi. L’unico numero della rivista Bych è uscito in una tiratura di 10/13 copie, era stampato su carta velina e rilegato in un cartoncino in formato A4 con 167 pagine. La rivista Bych ha pubblicato soprattutto testi prosastici e poetici, fejetony (già apparsi in alcune riviste samizdat di Brno), racconti, reportage, glosse e critiche; non erano assenti nemmeno pagine di diario e testi di giovani autori e poeti esordienti, recensioni di libri (ad esempio della raccolta poetica di Milan Ohnisko) e di film (ad esempio “Proč?”, una rassegna dei film del 1987), oppure interviste (ricordiamo quella allo scrittore e pubblicista slovacco Martin Milan Šimečka) e inchieste sulla cosiddetta “nuova generazione degli anni Ottanta”. Tra i più importanti autori cechi e slovacchi che hanno pubblicato su Bych troviamo Jaroslav Haidler, J. Hanák, M. Hořká, J. Jakobeus, Karel Křepelka, K. Mužáková, Milan Ohnisko, Petr Pospíchal, Jan Pukalík e Martin Milan Šimečka. Tra le più importanti personalità del panorama culturale internazionale apparse nella rivista Bych citiamo invece lo statunitense Halton Arp, il tedesco Heinrich Böll, il polacco Tadeusz Konwicki e i russi Anatoly Rybakov e Aleksandr Zinov'ev. I testi inediti rappresentavano circa i due terzi delle pubblicazioni totali della rivista Bych, mentre il resto era formato da traduzioni, soprattutto dal polacco, tedesco e russo. E’ stato pubblicato un solo testo in lingua slovacca.

a cura di Stefania Mella