Ječmínek

(1981-1987)

Scheda informativa

È una rivista samizdat di Olomouc che all’inizio usciva tre volte l’anno, ma successivamente la periodicità si è fatta meno frequente. Nell’ultimo anno della sua esistenza è uscita con il titolo Listopad. Il gruppo degli autori e della redazione (che per ovvi motivi non venivano riportati) proveniva dal circolo del samizdat di Olomouc (Václav Burian, Jiří Olič, Ladislav Šenkyřík, Tomáš Tichák).

La rivista si orientava verso i testi originali del gruppo di autori nominato, ma anche verso le traduzioni di autori stranieri. Grazie all’interesse di Václav Burian per la cultura polacca veniva preferita quest’ultima letteratura, soprattutto quella degli autori non ufficiali (come ad esempio Stanisłav Barańczak, Witold Gombrowicz, Leszek Kołakowski, Tadeusz Konwicki, Czesław Miłosz e Edward Stachura). La rivista mostrava inoltre anche un certo interesse per la letteratura americana (Charles Bukowski, Bernard Malamud) e per i testi di importanti autori della scena musicale anglosassone (Bod Dylan, Leonard Cohen, John Lennon, Joni Mitchell, Bruce Springsteen). Nella rubrica dei fejeton veniva commentata in maniera ironica e critica la situazione politica, sociale e culturale del periodo della normalizzazione. Allo stesso modo erano orientate anche alcune recensioni (ad esempio della rivista Mladý svět, della prosa “Dlouhé dny” di Jiří Švejda). La rivista ha cominciato poi a dedicarsi anche al teatro (si vedano le recensioni delle sceneggiature del teatro Na zábradlí o del Činoherní klub), alla cinematografia (ad esempio Andrzej Wajda – “Člověk ze železa”) e ai concerti musicali (recensioni del concerto di Alan Stivell).

Una selezione di testi tratti da Ječmínek è stata pubblicata nel numero 1995/17-18 della rivista Scriptum alle pp. 7-30.


[M. Přibáň, “Ječmínek”, Slovník české literatury po roce 1945, <http://www.slovnikceskeliteratury.cz/showContent.jsp?docId=115&hl=JE%C4%8CM%C3%8DNEK+>]

Traduzione a cura di Stefania Mella