Zebra
(1978)
Scheda informativa
Si tratta di una rivista culturale samizdat i cui due unici numeri uscirono nel giugno e nell’agosto 1978 a Praga. La rivista Zebra veniva redatta da un gruppo appartenente alla generazione più giovane di letterati e giornalisti del mondo del dissenso. Alla nascita e alla pubblicazione dei due numeri della rivista collaborarono soprattutto Aleš Lederer e Jan Ruml, mentre al lavoro redazionale parteciparono anche Jan Hofman e Bohumír Slavík. Entrambi i numeri uscirono privi di nome; solo successivamente alla rivista è stato dato il titolo Zebra per la sua caratteristica copertina zebrata (si è diffuso anche il titolo Jonathan in riferimento all’editoriale “Místo pro Jonathana!” del primo numero, nonché il titolo Pruhovaná revue). La rivista Zebra presentava soprattutto i testi letterari originari degli autori vicini al gruppo redazionale, come ad esempio le poesie di Jiří Bydžovský, Petra Hejdánková, Bohumír Slavík, Jaroslav Vávra, i racconti di Zbyněk Benýšek, Aleš Březina, Jaroslav Hutka, i fejeton e le riflessioni di Jan Ruml. In questa rivista comparivano anche ampie interviste, come ad esempio l’intervista con il cantautore Jaroslav Hutka relativa alla sua decisione di emigrare all’estero (nel numero 2) oppure l’intervista con gli scrittori Věra Jirousová, Ivan Klíma e Vlasta Třešňák. L’intervista con lo scrittore polacco Andrzej Kijowski dimostra l’interesse da parte della redazione per gli sviluppi socio-politici nella Polonia di allora, e un interesse simile emerge anche nella rubrica di glosse e commenti intitolata “Informace”. Alcuni contributi che affrontavano tematiche più leggere (favole, massime e aforismi) sono stati scritti da Jan Hofman. La rubrica delle recensioni, che si interessava anche della letteratura ceca e slovacca ufficiale e della cinematografia russa contemporanea, era curata soprattutto da Petra Hejdánková, L. Kovax, Aleš Lederer, Jan Ruml e Jaroslav Vávra. In occasione dell’anniversario dell’inizio dell’esilio di J. A. Komenský a Leszno, in Polonia, il filosofo Radim Palouš ha pubblicato un lungo articolo nel numero 2 della rivista, dove si trova anche un ampio saggio dedicato alla vita e all’opera di Jan Patočka, nel quale l’autore si è nascosto dietro la cifra -dk-. Sempre nel numero 2 troviamo anche le riflessioni di Miloš Rejchrt sul ruolo che il cristianesimo svolge al giorno d’oggi e svolgerà nel futuro. Le uniche traduzioni presenti nella rivista Zebra sono dei brani di Nikolaj Berd’ajev pubblicati per la prima volta nel 1936 e incentrati sull’analisi del marxismo e del comunismo.
[M. Přibáň, “Zebra”, Slovník české literatury po roce 1945, <http://www.slovnikceskeliteratury.cz/showContent.jsp?docId=240&hl=ZEBRA+>]
Traduzione a cura di Stefania Mella