Gerasim Zelić to Francis I, Emperor of Austria, June 2nd, 1816

Summary

[dc:title] Francis I, Emperor of Austria
[dc:creator] Gerasim Zelić
[dc:publisher] Monica Fin
[dc:subject] Petition for the bestowal of the Cross "Piis Meritis"
[dc:description] Archimandrite Zelić addresses a petition to the Emperor Francis I in order to request the bestowal of the Cross "Piis Meritis", which was usually granted to meritorious ecclesiastics. To support his request, Zelić recalls the commitment he showed as Vicar General of the Serbs of Dalmatia during the Austrian occupation of the territories which were formerly under French domination.
[dc:source] Collection MPA 328/1835: 71-74, Archives of the Serbian Academy of Arts and Sciences, Sremski Karlovci
[dc:date] 1816-06-02
[dc:identifier] zelic18160602

Transcription

Sacra Maestà

Due epoche io conto nel corso della mia vita, nelle quali non solo coll’interno sentimento, dal quale ero maisempre animato, ma coi tutti i più autentici, ho date prove di qual geniale attaccamento alla Sacra Persona della Maestà Vostra, che possono spicqare, come le più Luminose caratteristiche di uno dei più Fedeli antichi naturali vostri Sudditi.

Nello spazio breve di circa dieciotto anni Vostra Maestà divenne per ben due volte il Padrone, il Sovrano, il Padre della Dalmazia, del 1797. cioè, e del 1813. epoca auguratissima, che, dopo tante vicende della povera mia Patria, e nell’Imperiale Austriaca Famiglia il Dominio Legittimo, e la Felicità perenne dei Dalmati Sudditi Vostri.

Alla prima epoca in qualità di Vicario Generale de Greci, e di Deputato prescelto mi portai nella contermine Licca per sollecitare le Armi Cesaree al occupare la Dalmazia, e dalla Licca in unione all’allora Colonnello, ora General Maggiore Danese abbiamo inalzato alla Maestà Vostra L’omaggio di Sudditanza in nome della Nazione Dalmata, e quei [72] Precursori conducemmo le Armi di Vostra Maestà nella Dalmazia, ciò risulta da vari Documenti che mi vennero in quell’epoche rilasciati e dalle corporazioni, e dai stessi capi delle Austriache Milizie, e che io umilio ai piedi del Trono sotto Lett.re A. B. C. D. E. F. G.

Alla seconda epoca nell’anno 1812 minacciato appunto nella mia esistenza da quella Regenza d’allora, mi sotrassi dalla Dalmazia e comparsi a Grazaz d’innanzi al Sig. Baron de Tomassich Generale Comandante la spedizione pella rioccupazione della Dalmazia, da cui fui con bontà accolto, ed acui diedi le più precise nozioni dello stato dell’inimico, che occupava tutta via la Dalmazia. Per volontà de esso Comandante seguii il destino della Truppa sino alla presa della Fortezza di Knin pella quale e colla predicazione e colle insinuazioni, azzardo diafermare Vostra Maestà ho confluito non poco.

Superata questa prima barriera, io fui reduce allora al proprio Monastero ed alle mie incombenze. Dei Fatti di questa ultima epoca ne fanno prova le attestazioni del Sig. Gran General Danese, del Sig. Colto Vicmayer, e del Sig. Maggior Turschi Sub. G. H. J. tutti tre presenti, e parte facenti dell’Armata.

[73] In Aprile 1815. mentre ero in Vienna, avevo prodotta divota Supplicazione, ed avevo implorato, che in vista ai reali serviggi da me prestati pella giusta causa della Maestà Vostra, fossi io reso degno del freggio della Croce Piis Meritis solita accordarsi ai Benemeriti Religiosi.

Con Decreto 4 Settembre 1815. N. 10607 che io umilio Sub K dell’ Imperial Regio Governo Generale della Dalmazia inerente all’Aulico Rescritto 14. agosto anno stesso N. 14350 mi fu restituita un attestazione del Sig. Generale di Artiglieria Barone del Bradij [sic!] che riproduco Sub. L. e mi fu significato, che io non abbia fino ad ora comprovati tali fatti, i quali avessero fatta palesi i miei Patriottici Sentimenti in quel grado, che si richiede per conseguire la Croce di onore.

Maestà se la mia Supplicazione d’allora, non ritenea titoli per comprovarne i fatti, la presente ne porta bastanti, per determinare la Grazia Sovrana, che io invoco a giusto mio confornto, onde esaudire le divote mie preci, e far sì, che io sia annoverato fra i benemeriti Sudditi della Maestà Vostra e decorato del freggio della Croce Piis Meritis, di cui, come spero, sarò trovato meritievole.


Zara, li 2. Giugno 1816.

di Vostra S. A. Maestà Umi.o Des.mo Ossequisi.mo Sudditto Gerasimo Zelich Arhimand.a ex Gran V.o de Greci in Dal.
[74]

(A Sua Sacra Ces:a Reg:a Ap:ca Maestà Umilissima Supplica di Gerasimo Zelich Archimandrita Ex Gran Vicario de Greci in Dalmazia con cui raccolto in profondissimo ossequio imploro dalla Grazia Sovrana il benigno conferimento della Croce Piis Meritis solita accordarsi à benemeriti Religiosi: Con Allegati #°12 segnati a —Linea)

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