Il testo originale presenta un sufficiente indice di leggibilità,
soprattutto se si tiene conto dei destinatari.
Un’analisi più approfondita ha permesso di notare alcuni
punti migliorabili:
- l’elencazione delle scadenze è
formulata dal punto di vista dell’emittente e non da quello del
destinatario. Il punto di partenza, infatti, è la data di
pagamento, cioè l’informazione che si vuole dare al destinatario,
e non il tipo di contratto (semestrale o annuale; di primo o secondo
semestre), cioè l’informazione nota al destinatario.
- Il terzo punto dell’elenco puntato ingloba due
eventualità diverse; d’altra parte le scadenze che riguardano
i titolari di affidamenti o contratti annuali sono distribuite in due punti
diversi.
- L’informazione che il pagamento avverrà in seguito alla
comunicazione da parte del Preside si riferisce a operazioni che devono
svolgere gli uffici, non a operazioni che devono svolgere i destinatari.
- Le informazioni incentrate sul registro delle lezioni sono distribuite
in tre capoversi diversi; in più, il primo riferimento al registro
è inserito in un capoverso che ha come centro la comunicazione che
deve essere effettuata dal Preside.
In sintesi, il testo non tiene conto del punto di vista del destinatario,
ma quello dell’emittente e non evidenzia con chiarezza i due nuclei
informativi essenziali: le scadenze entro le quali verranno effettuati i
pagamenti e la necessità, perché il pagamento venga effettuato, che il docente consegni il registro delle lezioni.
Le proposte di riscrittura tengono conto di tutto questo: sono articolate in
due capoversi, dedicati rispettivamente ai due nuclei tematici individuati
come fondamentali; le informazioni sono presentate dal punto di vista dei
destinatari; le scadenze sono presentate, in un caso sotto forma di tabelle,
in un altro sotto forma di elenco, in forma schematica, in modo da favorire
il ritrovamento dell’informazione pertinente da parte del singolo
destinatario.
Le due versioni si differenziano sostanzialmente per la presentazione in un
unico blocco di tutte le scadenze (nella seconda riscrittura), o, al contrario, sulla distinzione tra
le scadenze che riguardano gli uffici e quelle che riguardano i destinatari (nella prima).
La ristrutturazione dell’architettura del testo ha consentito un’immediata
semplificazione del tessuto testuale. Abbiamo fatto, poi, altre modifiche di
dettaglio:
- abbiamo esplicitato il rapporto esistente tra i due membri della coppia
affidamenti/contratti: nella versione riscritta i due elementi sono
uniti dalla congiunzione e.
- nel capoverso iniziale, abbiamo semplificato la formula intende
provvedere all’erogazione dei compensi in intende erogare i compensi
(la frase poteva essere ulteriormente semplificata in erogherà
i compensi, ma è stata accolta l’osservazione dell’autrice della
versione originale: poiché si tratta di un’operazione svolta da un
ufficio diverso da quello che scrive la lettera, è parso preferibile
usare una formulazione più cauta; non è parsa adeguata al tipo
di testo la sostituzione di erogare con sinonimi di uso più
corrente); inoltre per i titolari di affidamenti/contratti d’insegnamento
è stato snellito con l’eliminazione del riferimento ai
titolari;
- abbiamo esplicitato cosa si intende per "firmare debitamente"
il registro delle lezioni. Questa precisazione, resa necessaria
dall’esperienza, ci ha portato a costruire la frase principale in forma
passiva e con soggetto non animato. Questa soluzione ci è parsa
preferibile, per ragioni di scorrevolezza stilistica, a quella di forma
attiva e con soggetto animato ("il docente"). La soluzione alternativa, da noi scartata, sarebbe: "Il pagamento avverrà
alle date previste (o anche: "L’amministrazione erogherà il
compenso alle date previste") se il docente avrà consegnato in
presidenza (in due copie, firmato dal docente stesso e dal Presidente del
corso di laurea) il registro delle lezioni".
Si è discusso se iniziare la lettera con un appellativo e chiuderla
con una formula di saluto; il fatto che si tratti di una specie di manifesto
per un destinatario plurimo ci ha portato a proporre la soluzione senza
appellativo e formule di saluto, lasciando alle predilezioni dei singoli
estensori la possibilità di una soluzione diversa.
Per quel che riguarda il paratesto (cioè oggetto e indicazione dei destinatari), abbiamo apportato due modifiche: nell'oggetto abbiamo precisato il contenuto specifico di questa comunicazione; nell'indicazione del destinatario abbiamo tenuto conto che si tratta di una circolare diretta a più persone che riguarda una molteplicità di casi e non di una lettera personalizzata che si occupa solo del caso del singolo destinatario.