SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO AMMINISTRATIVO
«MANUALE DI STILE»

Elogio del capoverso

di Michele A. Cortelazzo

La cura dell'aspetto grafico è essenziale per aiutare il lettore nella decodificazione di un testo. Con questo, non mi riferisco solo alla scelta di caratteri nitidi o alla presenza di ampi margini e di un'adeguata interlinea che diano respiro al testo; penso anche alla suddivisione del testo in capoversi.
Il capoverso è una parte di testo compresa tra due a capo. Può essere segnalato in vari modi: da una riga bianca che separa un capoverso dal precedente, o da un piccolo rientro all'inizio del capoverso. In linea di massima, un capoverso può essere lungo fino a 15-20 righe.
La suddivisione in capoversi è essenziale per rendere manifesto al lettore il progetto di testo attualizzato dallo scrivente. Infatti, da una parte è un mezzo per segmentare il testo in porzioni più piccole, omogenee dal punto di vista tematico, in modo che la fruizione, e quindi la comprensione, del testo possa avvenire per tappe. Dall'altra, è un mezzo per raggruppare le frasi in unità più ampie, per evitare un'eccessiva frammentazione del testo e anche dei suoi contenuti informativi. In questa rubrica abbiamo già segnalato l'opportunità di inserire una sola informazione in una frase; il capoverso permette di dare una certa unità a più frasi che contengono informazioni strettamente legate tra di loro.
Spesso lo scrittore inesperto non riconosce però l'importanza del capoverso, ne sottovaluta il valore, che è quello di rendere graficamente visibile la strutturazione del testo, e giudica la suddivisione in capoversi un'inutile pedanteria o un semplice accorgimento per rendere più gradevole all'occhio la pagina.
Chi ha compiti di scrittura nelle amministrazioni pubbliche trova un altro ostacolo sulla strada di una buona suddivisione del testo in capoversi: la consuetudine con lo stile commatico tipico dei testi normativi.
Nelle leggi e nei regolamenti il capoverso costituisce il comma. Nei testi normativi un comma è generalmente costituito da una frase, spesso molto complessa; vi è, quindi, una corrispondenza tra frase e capoverso, inusuale negli altri testi.
Questa articolazione porta alla formulazione di frasi lunghe e complesse (dal codice civile: «Qualora l'immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l'esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l'autorità giudiziaria, su richiesta dell'interessato, può disporre che cessi l'abuso, salvo il risarcimento dei danni»).
Questa articolazione non può essere riproposta nelle comunicazioni ai cittadini: da una parte, un testo suddiviso solamente in frasi risulterebbe eccessivamente frazionato, dall'altra il lettore sarebbe privato di un indispensabile aiuto per ricostruire la gerarchia argomentativa del testo.
La suddivisione in capoversi deve rispecchiare l'articolazione tematica del testo, riunendo nella stessa unità frasi che abbiano come centro di interesse lo stesso argomento. Nel testo che segue, le prime due frasi appaiono connesse tra di loro e fanno parte, quindi, di un unico capoverso; le altre due sono presentate, invece, come contenenti argomenti caratterizzati da una certa autonomia; a ognuna di esse viene riservato, di conseguenza, un nuovo capoverso:
«Gli studenti che pagano le tasse dopo le scadenze indicate devono versare un contributo supplementare di 20 euro per un ritardo fino a quindici giorni e di 50 euro per un ritardo maggiore di quindici giorni. Il contributo supplementare verrà incluso automaticamente nell'importo della rata successiva. Gli studenti che pagano la prima rata oltre il 31 dicembre vengono iscritti come fuori corso. Gli studenti fuori corso non pagano il contributo supplementare».
Naturalmente c'è un certo margine di soggettività nell'individuare la permanenza di un medesimo centro di interesse. Ma di sicuro, all'interno di una stessa unità non ci deve essere una forte discontinuità tematica.

[Elogio del capoverso, «Guida agli Enti Locali», 15 febbraio 2003]



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ultima modifica 30/08/2003


Università degli Studi di Padova
1999-2004
A cura di Michele Cortelazzo
Dipartimento di Romanistica
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