SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO AMMINISTRATIVO

ESEMPI DI TESTI SEMPLIFICATI




AGGIORNAMENTO DEGLI ALBI DI GIUDICE POPOLARE




Indice: Testo originale; Testo semplificato; Commento; Indice di leggibilità.
.
Fonte: Semplificazione del linguaggio amministrativo, Trento, Comune di Trento, 1998 ("Quaderni del Comune di Trento. Progetti", 3).
Commento: Matteo Viale






TESTO ORIGINALE


COMUNE DI TRENTO

Aggiornamento degli Albi
dei cittadini che possono assumere l'ufficio di Giudice
Popolare nelle Corti di Assise o nelle Corti di Assise di Appello
per il biennio 1996-1997

Il Sindaco

Visto l'art. 21 della Legge 10 aprile 1951, n. 287, modificato dall'art. 3 della Legge 5 maggio 1952, n. 405, relativa al riordinamento dei giudizi di Assise; Visto l'art. 2 della Legge 27 dicembre 1956, n. 1441, circa la partecipazione delle donne all'amministrazione della giustizia nelle Corti di Assise e nei Tribunali per minorenni;

invita

tutti i cittadini (uomini e donne), residenti nel Comune, che siano in possesso dei requisiti in appresso indicati, a chiedere all'Ufficio Comunale NON PIU TARDI DEL MESE DI LUGLIO p.v., di essere iscritti nei rispettivi elenchi dei giudici popolari di Corte di Assise o di Corte di Assise di Appello.

I requisiti necessari per essere iscritti nei suddetti elenchi ed assumere quindi l'ufficio di giudice popolare sono i seguenti (artt. 9 e 10 legge 10 aprile 1951, n. 287):

  1. cittadinanza italiana e godimento dei diritti politici;
  2. buona condotta morale;
  3. età non inferiore ai 30 e non superiore ai 65 anni;
  4. licenza di scuola media di primo grado, di qualsiasi tipo, per i giudici di Corte di Assise;
  5. licenza di scuola media di secondo grado, di qualsiasi tipo, per i giudici di Corte di Assise di Appello.

Non possono assumere l'ufficio di giudice popolare (art. 12 legge 10-4-1951, n. 287);

  1. i magistrati e, in generale, tutti i funzionari in attività di servizio appartenenti o addetti all'ordine giudiziario;
  2. gli appartenenti alle forze armate dello Stato ed a qualsiasi organo di polizia, anche se non dipendente dallo Stato, in attività di servizio;
  3. i ministri di qualsiasi culto ed i religiosi di ogni ordine e congregazione.

Gli interessati per qualsiasi informazione possono rivolgersi all'Ufficio competente del Comune.

Lì, 1 aprile 1995

Il Sindaco


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TESTO SEMPLIFICATO


COMUNE DI TRENTO

Aggiornamento degli Albi
di Giudice Popolare nelle corti di Assise
o nelle Corti di Assise di Appello
biennio 1996-1997

DESTINATARI:
Tutti i cittadini (uomini e donne) residenti nel Comune di Trento con i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana e godimento dei diritti politici;
  • buona condotta morale;
  • età non inferiore ai 30 e non superiore ai 65;
  • licenza di scuola media inferiore per i Giudici di Corte di Assise;
  • qualsiasi tipo di licenza di scuola media superiore per i Giudici di Corte di Assise di Appello.

SCADENZA entro il mese di luglio 1997.


Non possono essere giudici popolari:

  1. i magistrati e, in generale, tutti i funzionari in attività di servizio appartenenti o addetti all'ordine giudiziario;
  2. gli appartenenti alle forze armate dello Stato ed a qualsiasi organo di polizia, anche se non dipendente dallo Stato, in attività di servizio;
  3. i ministri di qualsiasi culto ed i religiosi di ogni ordine e congregazione.

Per qualsiasi informazione e presentazione della relativa domanda rivolgersi all'Ufficio Elettorale nell'orario di apertura al pubblico.

Lì, 1 aprile 1995

Il Sindaco

Riferimenti di legge:
Art. 21 della Legge 10 aprile1951, n. 287, modificato dall'art. 3 della Legge 5 maggio 1952, n. 405, relativa al riordinamento dei giudizi di Assise;
Art. 2 della Legge 27 dicembre 1956, n. 1441, circa la partecipazione delle donne all'amministrazione della giustizia nelle Corti di Assise e nei Tribunali per minorenni.


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COMMENTO ALLA SEMPLIFICAZIONE



La principale modifica riguarda il passaggio a una struttura testuale maggiormente funzionale per il cittadino. Il testo originale, infatti, antepone i riferimenti normativi alle informazioni da comunicare al cittadino.
Nella riscrittura, invece, le informazioni rilevanti sono poste all'inizio. L'elenco dei requisiti necessari apre il testo, seguito dalla data di scadenza dei termini di partecipazione, isolata e posta in evidenza. Il testo originale che non dava invece peso a questa informazione e la poneva solo alla fine di un lungo periodo (anche se si può notare il tentativo di sottolinearne l'importanza con l'uso delle lettere maiuscole, che però ottiene il solo scopo di aumentare il senso di confusione grafica).
Nel manifesto riscritto, i riferimenti di legge trovano opportunamente posto solo in calce; si tratta, infatti, di informazioni non primarie in un testo affisso per strada e destinato ad una rapida fruizione. In questo modo chi legge il manifesto trova subito dopo il titolo, che lo informa con chiarezza sul contenuto del testo, le informazioni più importanti e se scopre di non possedere i requisiti necessari per essere iscritto negli elenchi o che il termine è già scaduto può evitare di proseguire nella lettura.
Nel testo riscritto, inoltre, questa struttura logica a blocchi è evidenziata anche da accorgimenti grafici quali la divisione dei nuclei informativi in paragrafi separati da spazi vuoti e introdotti da titoli chiarificatori in maiuscolo o in grassetto.

Anche la sintassi del testo risulta più semplice e chiara dopo la riscrittura. La struttura sintattica del testo originale è centrata su un unico periodo introdotto da Il sindaco... invita...: questa specificazione risulta però inutile, dal momento che non è certo importante focalizzare il discorso sull'emittente anziché sul destinatario e sul contenuto della comunicazione.
La lunghissima frase iniziale (107 parole), poi, è stata spezzettata e ricomposta in più frasi ognuna delle quali contiene un'unità informativa. Grazie a questi interventi, l'indice di leggibilità aumenta di ben 7 punti, passando da 53,98 a 61,09, e la lunghezza media delle frasi in parole scende da 23,75 a 12,88.
In una struttura testuale maggiormente coerente anche l'opportuno uso di elenchi puntati, già presente nel testo originale, diventa maggiormente efficace.

Infine, dal punto di vista lessicale, la riscrittura tende a tradurre in un livello di lingua comune e maggiormente comprensibile per il cittadino formulazioni di registro elevato tipiche del linguaggio burocratico. Così l'espressione del testo originale cittadini... in possesso dei requisiti in appresso indicati diventa nella riscrittura cittadini con i seguenti requisiti... ; suddetti elenchi si trasforma in questi elenchi e la perifrasi ridondante assumere l'ufficio di giudice popolare è sostituita dal più comune essere giudice popolare.

Con tutte queste modifiche il testo riscritto, pur contenendo le stesse informazioni di quello originale, porta ad esiti linguistici di maggiore chiarezza ed efficacia comunicativa.


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INDICE DI LEGGIBILITÀ
(Sulla base dell'indice Gulpease).


originaleriscrittura
INDICE COMPLESSIVO53,9861,09
NUMERO TOTALE DELLE LETTERE13581055
NUMERO TOTALE DELLE PAROLE285206
NUMERO TOTALE DELLE FRASI1216
DISTRIBUZIONE DELLE PAROLE PER CLASSI DILUNGHEZZA (in percentuale)
da 1 a 3 lettere44,5640,29
da 4 a 10 lettere51,9353,40
oltre 10 lettere3,516,31
LUNGHEZZA MEDIA DELLE PAROLE
(in lettere)
4,765,12
DISTRIBUZIONE DELLE FRASI PER CLASSI DILUNGHEZZA (in percentuale)
da 1 a 7 parole8,3337,50
da 8 a 20 parole66,6743,75
oltre 20 parole25,0018,75
LUNGHEZZA MEDIA DELLE FRASI
(in parole)
23,7512,88



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ultima modifica 19/08/2002


Università degli Studi di Padova
2002
A cura di Michele Cortelazzo
Dipartimento di Romanistica
cortmic@unipd.it