SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO AMMINISTRATIVO

ESEMPI DI TESTI SEMPLIFICATI




IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI




Indice: Immagine dei testi; Testo originale; Testo semplificato; Commento; Indice di leggibilità.

Fonte: Cortelazzo Michele A., con la collaborazione di Federica Pellegrino e Matteo Viale (a cura di), 1999, Semplificazione del linguaggio amministrativo. Esempi di scrittura per le comunicazioni ai cittadini, Padova, Comune di Padova, 1999.



IMMAGINE DEI TESTI

 

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TESTO ORIGINALE


I.C.I. - ANNO 1998
IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI

Visto il Decreto Legislativo n. 504 del 30/12/92 e successive modificazioni;
Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 232 del 17/12/97;

SI INFORMA

che le aliquote I.C.I. per l'anno 1998 sono le seguenti:

  1. aliquota del 5,3 % (cinque virgola tre per mille) sul valore catastale dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale, posseduta dalle persone fisiche e dai soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa, residenti nel comune di Padova. Sono esclusi da questa aliquota box, autorimesse, posti auto, soffitte, cantine accatastati autonomamente;

  2. aliquota del 5,5 (cinque virgola cinque per mille) sul valore catastale di ogni altra unità immobiliare non adibita ad abitazione principale (compresi box, autorimesse, posti auto, soffitte, cantine accatastati autonomamente). l'aliquota del 5,5 % viene altresì applicata sul valore venale delle aree fabbricali e sul valore dominicale dei terreni agricoli.

Si ricorda inoltre che, in base alla legge 662/96 anche per il 1998 le rendite catastali devono essere così rivalutate:

  • le rendite catastali urbane del 5% (cinque per cento);
  • i redditi dominicali del 25% (venticinque per cento), sull'importo posto a base della rivalutazione operata ai sensi dell'art. 31, comma 1, legge 724/94.

La detrazione per l'abilitazione principale è, per l'anno 1998, pari a £ 200.000.
Detrazioni superiori a £ 200.000 sono previste nei casi di particolare disagio economico e sociale.

DENUNCE DI VARIAZIONI PER L'ANNO 1997

Le variazioni immobiliari intervenute dal 1/1/97 al 31/12/97 (acquisto, vendita, ristrutturazione, ecc.) devono essere dichiarate sugli appositi moduli in distrubuzione presso il Settore tributi, dal 4 maggio al 30 giugno 1998. Le dichiarazioni I.C.I. devono essere effettuate dal proprietario dell'immobile o dal soggetto titolare del diritto reale di uso, usufrutto o abitazione.

VERSAMENTO DELL'IMPOSTA

Prima rata: Dal 1° giugno al 30 giugno 1998 dovrà essere pagata la prima rata in acconto per l'anno 1998, pari al 90% dell'imposta dovuta per il periodo di possesso nel primo semestre.
Seconda rata: Dal 1° al 21 dicembre 1998 dovrà essere pagata la seconda rata a saldo per l'anno 1998.
L'intera imposta non dovrà essere pagata se l'importo è inferiore o uguale a £ 4.000. In caso contrario si dovrà pagare l'intero ammontare.

MODALITÀ DI VERSAMENTO DELL'IMPOSTA

Il versamento dell'imposta va effettuato tramite gli appositi modelli con caratteri in rosso, sul c/c n. 294355 intestato a : Concessionario di Padova - Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Spa - Via Eremitani, 22 - Padova.
Si può versare:

  • direttamente al Concessionario adibito alla riscossione - Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Spa - Via Eremitani, 22 - Padova;

  • presso gli Uffici Postali;

  • presso le Aziende di credito convenzionate con il Concessionario.

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

Dal 4 al 29 maggio Lunedì, Mercoledì, Venerdì 
 Martedì e Giovedì
dalle ore 9.00 alle ore 13.00
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Dal 1 al 30 giugno: Da Lunedì a Venerdì
Martedì e Giovedì
sabato 27 giugno
dalle ore 9.00 alle ore 13.00
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
dalle ore 9.00 alle ore 13.00

 

Padova,

IL CAPO SETTORE
(dott. Oliviero Pini)


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TESTO SEMPLIFICATO


IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I)
ANNO 1999


CHI

Devono pagare l'I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) i possessori di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli che si trovano nel territorio del Comune di Padova.

QUANDO
I cittadini possono pagare l'imposta in due rate:

  • dal 1 al 30 giugno 1999 : con la prima rata il cittadino deve versare il 90 per cento dell'imposta dovuta per il primo semestre;

  • dal 1 al 20 dicembre 1999: con la seconda rata il cittadino deve versare la parte rimanente dell'imposta.
    I cittadini possono comunque pagare l'intera imposta entro il 30 giugno 1999.

DOVE
L'imposta può essere pagata usando gli appositi bollettini:

  • in qualsiasi ufficio postale, sul conto corrente postale n. 294355, intestato alla Cassa di Risparmio di PD e RO S.p.A., via Eremitani 22, Padova;

  • alla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo di via Eremitani (senza pagamento di commissioni);

  • nelle altre agenzie della Cassa di Risparmio e nelle altre banche convenzionate.

QUANTO

  • Abitazioni principali : 5,3 per mille della base imponibile, dall'importo vanno sottratte 200.000 lire. Sono previste maggiori detrazioni per situazioni di particolare disagio economico e sociale (famiglie numerose, famiglie con basso reddito, famiglie con invalidi). Garage, posti auto, soffitte, cantine accatastati autonomamente: 5,5 per mille della base imponibile.

  • Abitazioni non locate ed utilizzate, vuote o a disposizione, o utilizzate in modo saltuario, o prive di regolare contratto d'affitto: 7 per mille della base imponibile.

  • Altri fabbricati: 5,5 per mille della base imponibile.

  • Aree fabbricabili: 5,5 per mille del valore venale dell'area, riferito al 1 gennaio 1999.

  • Terreni agricoli: 5,5 per mille della base imponibile.

Per calcolare la base imponibile le rendite catastali dei fabbricati devono essere rivalutate del 5 per cento; i redditi dominicali dei terreni agricoli devono essere rivalutati del 25 per cento.

Se la somma complessiva da pagare è minore o uguale a 20.000 lire, il cittadino non dovrà versare l'imposta.

DENUNCE DI VARIAZIONI

Le variazioni immobiliari (per esempio acquisto, vendita, ristrutturazione) avvenute tra il 1/1/1998 e il 31/12/1998 devono essere dichiarate negli appositi moduli distribuiti presso il Settore Tributi dal 4 maggio al 31 luglio 1999.

INFORMAZIONI

Informazioni più dettagliate sono disponibili presso: Settore Tributi - Ufficio I.C.I., Prato della Valle 98/99 Tel. 0498205820 oppure 0498205821; Fax 0498205803; e-mail caposervizio.tributi@padovanet.it.


Orario di apertura al pubblico:



Lunedì, Mercoledì, Venerdì
Martedì e Giovedì
dal 21 al 30 giugno anche
il martedì e giovedì
mercoledì 30 giugno
dalle ore 9.00 alle ore 13.00
dalle ore 15.00 alle ore 17.00

dalle 9.00 alle 13.00
dalle 9.00 alle 17.00



Il Capo Settore Tributi
Oliviero Pini


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COMMENTO ALLA SEMPLIFICAZIONE



Il manifesto per l'Imposta Comunale sugli Immobili del 1999 è stato riscritto da un apposito gruppo di lavoro. Siamo partiti dal manifesto del 1998 e abbiamo cercato di semplificarlo linguisticamente. Abbiamo però tenuto conto delle variazioni della normativa, come la modifica delle aliquote e la semplificazione di alcuni passaggi burocratici. Inoltre abbiamo introdotto informazioni non date nel testo originale.

Abbiamo anche curato la veste grafica, proponendo un modello che dovrebbe costituire la linea dei manifesti al pubblico del Comune di Padova.

Commenteremo il nuovo manifesto solo dal punto di vista dell'organizzazione testuale e della forma linguistica. Prima precisiamo, però, che il manifesto tiene conto del fatto che tutti i cittadini riceveranno, a cura del Concessionario, un depliant più dettagliato, ricco anche di esempi. Abbiamo anche pensato che un manifesto che viene affisso ai muri della città dovesse contenere solo le informazioni essenziali. Per questo, tanto per cominciare, abbiamo tolto dal manifesto i riferimenti a leggi e regolamenti.

La modifica più vistosa, percepibile anche a colpo d'occhio, riguarda la strutturazione del testo in paragrafi autonomi, ognuno con un titolo. Questa strategia ci ha consentito di coagulare gruppi di informazioni omogenei attorno ad alcuni nuclei principali, espressi appunto dai titoli dei paragrafi.

Nel manifesto del 1999 abbiamo modificato l'ordine delle informazioni. Abbiamo pensato di precisare, prima di ogni altra cosa, chi deve pagare l'I.C.I.. Lo scopo è di chiarire subito a chi si rivolge il manifesto. Questa informazione nel testo originale era in secondo piano.

Poi abbiamo indicato le scadenze entro le quali versare l'imposta e le modalità di pagamento. Per quel che riguarda le modalità di pagamento, cioè dove versare l'imposta, abbiamo evidenziato le tre possibilità distinte ricorrendo ad un elenco, aggiungendo alcune precisazioni assenti nel manifesto precedente.

Nel paragrafo centrale del nuovo manifesto abbiamo concentrato le informazioni essenziali su quanto pagare. Abbiamo rovesciato la logica del testo degli anni precedenti; invece di indicare le aliquote e specificare a quale tipo di immobili si applicano, abbiamo elencato i tipi di immobili spiegando a quale aliquota sono soggetti. Questo ci ha consentito anche di evitare nel manifesto l'uso della parola aliquota.

Accanto all'informazione su quanto pagare per l'abitazione principale abbiamo posto subito l'informazione sulla detrazione - nel testo originale data solo in un secondo tempo - e abbiamo esplicitato quanto si deve pagare per gli annessi accatastati autonomamente rispetto all'abitazione principale. In tal modo i cittadini trovano riunite nello stesso paragrafo tutte le informazioni relative all'abitazione principale, senza doverle rintracciare in varie parti del manifesto.

Abbiamo accennato alla necessità di rivalutare il valore catastale dell'immobile per calcolare la "base imponibile". In un primo momento avevamo pensato di non dare questa informazione nel manifesto, come non abbiamo dato molte altre indicazioni su come si fanno i calcoli per determinare l'imposta. Ma al Settore Tributi erano già giunte numerose richieste di informazioni da parte di cittadini, che volevano sapere se anche quest'anno le rendite catastali andavano rivalutate. L'esperienza del Settore interessato è stata determinante per decidere di inserire l'informazione.

Al termine del manifesto abbiamo riportato nel modo più chiaro possibile l'indirizzo, i numeri telefonici, l'e-mail e l'orario di apertura dell'ufficio presso il quale i cittadini possono trovare informazioni più dettagliate.

Abbiamo fatto, poi, queste altre modifiche di dettaglio:

  • abbiamo tolto l'espressione iniziale "Si informa che...", inutile, visto il palese intento informativo di un manifesto pubblico; abbiamo cercato di limitare al minimo indispensabile i termini tecnici e di evitare espressioni burocratiche stereotipate. Non sempre è stato possibile, per la complessità della normativa di cui il manifesto deve tener conto. Per esempio non abbiamo potuto semplificare la formulazione "il 90 per cento dell'imposta dovuta per il primo semestre": per molti contribuenti cò equivale al 45 per cento dell'imposta complessiva, ma questa espressione non è valida per chi cede un immobile nella seconda metà dell'anno. Non abbiamo nemmeno potuto semplificare la frase "Abitazioni non locate ed inutilizzate, vuote o a disposizione, o utilizzate in modo saltuario, o prive di regolare contratto d'affitto", poiché si tratta di una normativa nuova che non può essere espressa che in questo modo; in particolare non abbiamo potuto sostituire non locate con non affittate (come si dice nella lingua comune), perché dal punto di vista giuridico l'affitto è cosa diversa dalla locazione.

  • abbiamo potuto semplificare, invece, il modo di denominare i cittadini che devono pagare l'imposta e dover elencare le varie e complesse condizioni giuridiche possibili, abbiamo utilizzato il termine più generale di possessore, che ha il vantaggio di essere comprensibile nel linguaggio comune e di essere anche giuridicamente corretto, in quanto il possesso giuridico comprende le condizioni di proprietà, usufrutto, l'uso, ecc.

  • purché non risultasse compromessa l'efficienza comunicativa, abbiamo in genere sostituito le forme passive con forme attive più chiare, anche se talvolta possono apparire ripetitive: anziché "...dovrà essere pagata la prima rata..." abbiamo usato la forma "con la prima rata il cittadino deve versare..."e abbiamo sostituito "l'intera imposta non dovrà essere pagata se..." con "se... il cittadino non dovrà pagare l'imposta". Anche quando abbiamo mantenuto il passivo, abbiamo cercato di produrre frasi nelle quali il soggetto fosse costituito dal tema del manifesto; così al posto di "il versamento... va effettuato" abbiamo preferito scrivere "l'imposta può essere pagata".

Anche se non vi è una sostanziale differenza tra il numero di frasi dei due testi, la riscrittura ha prodotto un testo più ordinato, chiaro ed efficiente. L'indice di leggibilità, che era già buono nel testo di partenza, è migliorato di circa 4 punti.


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INDICE DI LEGGIBILITÀ
(Sulla base dell'indice Gulpease).


originale riscrittura
INDICE COMPLESSIVO 59,61 63,25
NUMERO TOTALE DELLE LETTERE 2608 2242
NUMERO TOTALE DELLE PAROLE 515 428
NUMERO TOTALE DELLE FRASI 37 38
DISTRIBUZIONE DELLE PAROLE PER CLASSI DI LUNGHEZZA (in percentuale)
da 1 a 3 lettere 40,58 36,68
da 4 a 10 lettere 53,98 59,11
oltre 10 lettere 5,44 4,21
LUNGHEZZA MEDIA DELLE PAROLE (in lettere) 5,06 5,24
DISTRIBUZIONE DELLE FRASI PER CLASSI DI LUNGHEZZA (in percentuale)
da 1 a 7 parole 29,73 44,74
da 8 a 20 parole 48,65 36,84
oltre 20 parole 21,62 18,42
LUNGHEZZA MEDIA DELLE FRASI (in parole) 13,92 11,26



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Indice dei testi

ultima modifica 19/08/2002


Università degli Studi di Padova
2002
A cura di Michele Cortelazzo
Dipartimento di Romanistica
cortmic@unipd.it