Cvrček

(1986-1987)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista letteraria e culturale che usciva a partire dal 1986 nella cittadina di Strakonice, nella Boemia meridionale. La rivista Cvrček usciva una o due volte all’anno e si sa per certo che sono usciti come minimo 3 numeri. Il primo e il secondo numero, pubblicati rispettivamente nel 1986 e 1987, sono usciti in formato A5, mentre il terzo è apparso l’anno successivo in formato A4. La rivista era stampata su carta velina, rilegata a mano con cartoncino e con un numero di pagine che oscillava tra le 69 e le 78. Il secondo numero riportava la nota dell’editore “Články jsou uvedeny bez vědomí autorů! Časopis je vydáván pro vlastní potřebu!” [“Gli articoli sono presentati all’insaputa dei loro autori! La rivista è pubblicata solo per uso personale!”], mentre il terzo numero presentava la nota editoriale “Články jsou uvedeny bez vědomí autorů i ostatních časopisů! Časopis je vydáván pro vlastní potřebu!” [“Gli articoli sono presentati all’insaputa dei loro autori e delle altre riviste! La rivista è pubblicata solo per uso personale!”]. L’editore e i membri della redazione non venivano indicati, ma hanno fornito comunque un chiarimento sulla scelta del titolo della rivista (che in italiano significa “Grillo”) nell’articolo intitolato “Proč vlastně Cvrček?” apparso nel numero 3/1987.

La rivista Cvrček presentava testi di narrativa ceca e straniera legati al fenomeno dell’underground (primo fra tutti Egon Bondy) e alla psicoanalisi (come ad esempio Erich Fromm), fejetony (ad esempio quello di Jaroslav Hutka apparso nel numero 2/1987 intitolato “Orchestr se nedostavil”), interviste (ricordiamo quella al cantautore statunitense Lou Reed nel numero 2/1987), saggi tratti da varie opere (nel numero 2/1987 sono apparsi, ad esempio, stralci del libro “Proluky” di Bohumil Hrabal e della pubblicazione “Hovory s T. G. M.” di Karel Čapek), ma anche poesie (soprattutto quelle dei poeti di orientamento cattolico come Bohuslav Reynek). Un certo spazio veniva destinato alla musica (ricordiamo i ritratti del cantautore statunitense Lou Reed e della cantante inglese Siouxsie), alla filosofia ceca del periodo tra le due guerre, all’ecologia (ad esempio al tema delle catastrofi incombenti e delle piante medicinali, trattati rispettivamente negli articoli “Sedmý nepřítel: Lidský faktor v globální krizi” apparso nel numero 2/1987 e “Co nevíte o bylinách – Všeobecné pokyny” pubblicato nel numero 3/1987), ai movimenti alternativi (come gli hippies) e alle comunità che dovevano subire la repressione e vivere nella sofferenza (ad esempio la vita e il lavoro di Maria Teresa di Calcutta sono stati presentati negli articoli “Návštěva Matky Terezy v ČSSR” nel numero 2/1987 e “Svědectví o díle Matky Terezy z Kalkaty” nel numero 3/1987). Tra i più importanti autori cechi i cui testi sono stati pubblicati in questa rivista vale la pena citare Egon Bondy (ricordiamo il saggio “Totální realismus” apparso nel numero 2/1987), Václav Havel (ad esempio il saggio “Šest poznámek o kultuře /závěrečná poznámka/” nel numero 3/1987), Bohumil Hrabal, Václav Hrabě, Jaroslav Hutka, Tomáš Garrigue Masaryk, Jan Patočka, Bohuslav Reynek, Luboš Vydra; per quanto riguarda gli autori stranieri ricordiamo, tra i vari, i testi del peruviano naturalizzato statunitense Carlos Castaneda, del tedesco Erich Fromm, di Giovanni Paolo II, Carlo Sagana e dello statunitense Kurt Vonnegut (citiamo l’articolo apparso nel numero 3/1987 “To ani jazz nemůžou povolit”). Molti dei testi apparsi nella rivista Cvrček erano presi da altre riviste samizdat (quali Vokno, Revolver Revue, Jazzstop, Jen pro blázny) e dalla stampa ufficiale (ad esempio dalla rivista Vesmír); sono stati pubblicati anche alcuni contributi inediti e varie traduzioni già apparse nelle pubblicazioni inglesi. Generalmente i testi venivano firmati con i veri nomi degli autori, ma a volte venivano pubblicati anche solo con cifre o addirittura in modo del tutto anonimo.

a cura di Stefania Mella