Dialogy

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista politica e culturale samizdat pubblicata a partire dall’agosto 1977. All’inizio gli editori erano Jan Tesař, Ladislav Hejdánek e, a partire dal 1978, anche Rudolf Battěk; in seguito però Jan Tesař si è allontanato per divergenze con gli altri membri. Successivamente anche Ladislav Hejdánek, deluso dal modo di operare di Rudolf Battěk, ha abbandonato la redazione e Battěk ha continuato a pubblicare la rivista Dialogy fino al suo arresto nel 1980 (ricordiamo che Battěk è stato uno dei primi firmatari di Charta 77 e nel 1980 ne fu anche portavoce). La tradizione della rivista Dialogy è stata poi portata avanti da Jan Tesař, che a partire dal 1983 ha cominciato a pubblicare a Parigi la rivista “Dialogy: Nekomerční svobodný tisk ve službách československé revoluce”, indirizzata ai lettori in Cecoslovacchia e attiva fino al 1987.

La rivista Dialogy è nata come reazione a Charta 77 e dal 1978 i collaboratori si sono raggruppati attorno all’associazione dei democratici di sinistra chiamata “Nezávislí socialisté”. La scelta del titolo Dialogy [“Dialoghi”] si rifaceva alla volontà di instaurare un dialogo, superando l’isolamento di quegli anni e coinvolgendo il pubblico e i lettori. I numeri 1/1978 e 2/1978 sono stati pubblicati sia a Praga che a Brno, mentre tutti gli altri sono stati pubblicati solo a Praga, ad eccezione del numero 5/1978 che è stato pubblicato nel capoluogo moravo. La rivista Dialogy usciva generalmente in formato B5 (in formato A4 sono apparsi i numeri 1/1977, 1/1978, 2/1978, 5/1978, 6/1978) con un numero di pagine che oscillava tra le 10 e le 161 ed era stampata su carta velina; all’inizio comparivano solamente fogli singoli che in un secondo momento hanno cominciato anche a essere rilegati. Questa rivista usciva 1 o 2 volte ogni due mesi con una tiratura di 30-60 copie e in totale si presume siano usciti come minimo 22 numeri.

La concezione editoriale prevedeva che i contributi pubblicati rispettassero un alto livello teorico, avessero un carattere politico e riflettessero la quotidianità della società ceca. La rivista Dialogy affrontava soprattutto il tema dei diritti umani e dei movimenti civili: venivano presentati i documenti di Charta 77 e dal 1979 in modo particolare del VONS, la corrispondenza con le istituzioni estere, casi concreti di violazione dei diritti umani, protocolli giuridici e ritratti di perseguitati politici. Una forte attenzione veniva prestata anche alla tematica politica, ad esempio al pluralismo (ad esempio il saggio di Rudolf Battěk “O principu politické plurality” apparso nel numero 8-9/78), alla necessità di costruire un dialogo (ricordiamo il saggio di Petr Uhl intitolato “O potřebě dialogu” oppure quello di Ladislav Hejdánek “Možnosti a meze dialogu”, entrambi apparsi nel numero 10/78), al socialismo democratico (ad esempio l’articolo apparso nel numero 2-3/79 “Současnost evropského demokratického socialismu” tratto dal settimanale inglese The economist oppure i saggi “Jak (je možno) být konzervativně liberálním socialistou?” di Leszek Kołakowski e “Nakolik je “liberální” současný demokratický socialismus?” di Jindřich Vohryzek, apparsi entrambi nel numero 2-3/80), ma anche alle vicende politiche attuali in Cecoslovacchia e in Polonia e all’appoggio dimostrato da vari socialdemocratici di primo piano dei paesi occidentali (nel numero 2-3/79 è stata pubblicata, ad esempio, la lettera inviata al socialdemocratico tedesco Gerhard Schröder). Uno spazio marginale era destinato alla filosofia (ad esempio la cristianità ai giorni d’oggi è stata analizzata nel numero 6-7/1978 con i contributi di Miloš Rejchrt, Ladislav Hejdánek e Rudolf Battěk, oppure nel numero 2-3/79 è stato presentato il saggio “Camus a morálka absurdity” di Václav Černý), alla sociologia e alla letteratura (stralci di poesie o di prose); venivano presentate anche interviste (ad esempio quella con Salvatore Giannella, redattore della rivista “L’Europeo”, apparsa nel numero 1/80 oppure quella a Milan Kundera pubblicata nel 2-3/79 e a Václav Černý nel numero 2-3/80). Nella rivista Dialogy hanno pubblicato numerosi autori cechi, come ad esempio Rudolf Battěk, Egon Bondy, A. Černý, Václav Černý, Ladislav Hejdánek, Ivan Martin Jirous, Václav Vendelín Komeda, František Kriegel, M. Kusý, Jaroslav Mezník, Jan Patočka, Miloš Rejchrt, Jan Tesař, J. Tomeš, J. S. Trojan e Petr Uhl; per quanto riguarda invece gli artisti stranieri ricordiamo H. Apel, B. Bronski, Stefan Kisielewski, Leszek Kołakowski, Ludwig Landgrebe e R. Löwenthal. I contributi erano per lo più originali e generalmente i testi venivano firmati con i veri nomi degli autori, ma a volte venivano pubblicati anche solo con cifre. I primi numeri erano concepiti come un dialogo in forma di lettera su certe tematiche ben precise, e solo successivamente sono comparse le traduzioni, per lo più di articoli e saggi tratti da riviste polacche e occidentali. Sono apparsi anche dei testi in lingua slovacca.

a cura di Stefania Mella