Filosofický sborník

(1979)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista filosofica uscita a Praga nel 1979. Filosofický sborník presentava anche il titolo Polemos (nella mitologia greca era il demone della guerra e da qui deriva il termine “polemica”) per le numerose polemiche che presentava. La preparazione della rivista avvenne in un’atmosfera di massima cospirazione: i quattro redattori infatti hanno elaborato la loro concezione in auto girando per Praga e poi in un parco della periferia. Già durante la preparazione della rivista i membri della redazione hanno dovuto subire una repressione da parte della polizia e, a causa delle numerose difficoltà incontrate, è apparso un solo numero nel giugno 1979. Il numero era rilegato con cartoncino in una tiratura di 10 copie, era stampato su carta velina in formato A4 e aveva 146 pagine. I membri della redazione erano anonimi.

La rivista Filosofický sborník si occupava di filosofia, soprattutto di quella ceca: sono state tratteggiate considerazioni sul peccato originale (ricordiamo “O dědičném hříchu” di Zdeněk Neubauer), sull’epoca della tecnica (citiamo il saggio di Jan Patočka “Technická epocha a oběť”), sulla metafisica (ricordiamo “Kritika metafyziky světla” di Eugen Fink), sulla filosofia di Eugen Fink, ma sono stati presentati anche ricordi su Edmund Husserl (si veda “Vzpomínky na Husserla” di Jan Patočka). Sarebbero dovuti inoltre comparire saggi, riflessioni, interviste, discussioni, polemiche e ricordi.

Nella rivista Filosofický sborník hanno pubblicato vari filosofi, come ad esempio Jiří Michálek, Zdeněk Neubauer, Jan Patočka e Petr Rezek; tra quelli stranieri citiamo invece i testi del tedesco Eugen Fink e il polacco Józef Tischner. Generalmente i testi venivano firmati con i veri nomi degli autori oppure con gli pseudonimi; nel numero uscito i testi inediti rappresentavano circa la metà delle pubblicazioni totali della rivista, mentre l’altra metà era formata da traduzioni di pubblicazioni tedesche.

a cura di Stefania Mella