Fragment
(1986-1987)
Scheda informativa
Si tratta di una rivista letteraria e culturale slovacca pubblicata a partire dal 1986 verosimilmente a Bratislava. La rivista Fragment usciva stampata su carta velina in formato A4, veniva rilegata con copertina semirigida e presentava un numero di pagine che oscillava probabilmente tra le 99 e le 117. Questa rivista veniva pubblicata tre volte all’anno e in totale sono usciti tre numeri; i membri della redazione non sono stati presentati. L’eredità di questa rivista è stata raccolta dalla rivista Fragment-K, che ha cominciato a uscire nel marzo 1988 sempre in Slovacchia.
La rivista Fragment presentava la narrativa di diverse correnti artistiche, come ad esempio il modernismo cattolico (si veda ad esempio “Básne a ukážky z knihy Dom opustenosti” di Janko Silan apparso nel numero 1/1986-1987), il surrealismo (citiamo “Básne, scenár, koláž” di Karel Šebek), l’underground (come ad esempio i testi di Petr Placák, J. Tma, del celebre complesso musicale The Plastic People of the Universe, William S. Burroughs) e la letteratura erotica (si veda ad esempio il saggio di Denis Hollier apparso nel numero 1/1986-1987 e dedicato a Georges Bataille); nei numeri 2/1987 e 3/1987 è stato dimostrato un forte interesse per l’opera di Dominik Tatarka “Navrávačky”. Una particolare attenzione veniva prestata anche alle recensioni di mostre di arte figurativa e alla letteratura straniera, dell’esilio e del samizdat, ma un certo spazio veniva dedicato anche alla musica: venivano pubblicati infatti testi di canzoni e ritratti di famosi gruppi rock (primi fra tutti il già citato The Plastic People of the Universe e Laura a její tygři). Tra i più importanti intellettuali cechi e slovacchi che hanno pubblicato nella rivista Fragment citiamo, tra i vari, Marek Bohúň, Bohumil Hrabal, Milan Knížák, Matěj Krčma, Janko Silan, Jakub Sojka, Karel Šebek e Dominik Tatarka; per quanto riguarda quelli stranieri ricordiamo Georges Bataille, William S. Burroughs, Brion Gysin, Denis Hollier, Joyce Mansour. Generalmente i testi venivano firmati con i veri nomi degli autori oppure con una cifra; i contributi inediti (soprattutto le recensioni e le glosse) rappresentavano circa la metà dei testi pubblicati sulla rivista Fragment, mentre l’altra metà era formata da traduzioni di fonti straniere e da testi presi dal samizdat ceco e slovacco. I due terzi delle pubblicazioni erano in lingua slovacca, mentre solo un terzo era composto da contributi in lingua ceca.
a cura di Stefania Mella