Fragment K

(1988-1989)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista letteraria e culturale pubblicata a partire dall’aprile 1988 in Slovacchia, verosimilmente a Bratislava. La rivista Fragment-K ha raccolto l’eredità di un’altra rivista slovacca, Fragment, che veniva pubblicata nel biennio 1986-1987 e che presentava una concezione analoga. La rivista Fragment-K compariva in formato A4, era stampata su carta velina, presentava una rilegatura con copertina o cartoncino semirigido e un numero di pagine che oscillava tra le 116 e le 136; veniva pubblicata quattro volte all’anno e in totale sono usciti come minimo cinque numeri. I membri della redazione non sono stati presentati.

La rivista Fragment-K pubblicava testi di prosa e di poesia, saggi, fejetony, critiche, recensioni, glosse, documenti, ritratti e reportage. Si occupava di letteratura ceca, slovacca e straniera, soprattutto del XX secolo, e di filosofia, ma venivano presentate anche recensioni di mostre, di musica moderna e di testi tratti dal samizdat, dall’esilio e dalla stampa ufficiale, nonché notizie e reportage sulle attuali vicende politiche e sociali (ad esempio la manifestazione del 25 marzo 1988 a Bratislava per la libertà religiosa). Un certo spazio veniva dedicato anche alla politica, soprattutto alle polemiche con la propaganda ufficiale (ricordiamo ad esempio la campagna diffamatoria condotta contro il politico slovacco Ján Čarnogurský). Nei numeri 2/1988 e 3/1988 della rivista Fragment-K è apparsa anche l’inchiesta intitolata “Prečo píšete?”, che presentava risposte da parte di vari autori stranieri (ad esempio Italo Calvino, Friedrich Dürrenmatt, W. S. Burroughs, Josef Heller e Norman Mailer), mentre in tutti i numeri compariva la rubrica regolare “Recenze-glosy-kritiky”.

Numerosi sono stati gli autori cechi e slovacchi rappresentati sulla rivista Fragment-K, come ad esempio Vasiľ Biľak, Marek Bohúň, Ján Čarnogurský, Ivan Hoffman, Ivan Kadlečík, Pavel Klimeš, Miroslav Kusý, V. Maňák, J. Mlejnek, A. Navrátil, Milan Ohnisko, J. Olič, Tomáš Petřivý, Hana Ponická, Vilém Prečan, Anton Selecký, Marian Smolík, Jakub Sojka, Milan Šimečka, Martin M. Šimečka e Dominik Tatarka; tra quelli stranieri ricordiamo invece Jorge Luis Borges, Martin Buber, Elias Canetti, Witold Gombrowicz e Czesłav Miłosz. La maggior parte delle pubblicazioni della rivista Fragment-K era composta da contributi inediti, ma sono state pubblicate anche traduzioni e testi già apparsi nell’editoria ufficiale (ad esempio nelle riviste Rudé právo e Kmen), nel samizdat (prima fra tutte la rivista Obsah) e nelle pubblicazioni dell’esilio (ad esempio nella rivista Index). Generalmente i testi venivano firmati con i veri nomi degli autori, ma a volte venivano pubblicati anche solo con cifre (soprattutto le recensioni); i tre quarti delle pubblicazioni erano in lingua slovacca, mentre solo una piccola parte era composta da contributi in lingua ceca.

a cura di Stefania Mella