Informace o Chartě 77
(1978-1992)
Scheda informativa
Questa rivista rappresenta una delle iniziative più significative dell’esperienza samizdat cecoslovacca e ha rappresentato un primo passo verso la vera e propria esplosione della produzione clandestina nella seconda metà degli anni Settanta. Si tratta di un bollettino informativo su Charta 77 e il VONS (Comitato per la difesa degli ingiustamente perseguitati) pubblicato a Praga dal gennaio 1978. Questo bollettino riprende e amplia la tradizione iniziata da Situační zpráva o Chartě 77, un bollettino informativo su Charta 77 che usciva nel 1977 dopo che in un sondaggio tra i firmatari era stata bocciata l’idea di un periodico di Charta 77. Grazie in particolare all’opera di convincimento di Petr Uhl è stata poi pubblicata una rivista “semiufficiale” del movimento a partire dal 1978. Il titolo Informace o Chartě 77 veniva normalmente abbreviato con Info o Chartě 77 oppure Infoch e il numero 2/1978 è apparso con il titolo Zpravodaj Charty. La rivista veniva pubblicata da un gruppo redazionale indipendente formato da firmatari di Charta 77, tra i quali Petr Uhl e Anna Šabatová. Il bollettino usciva in formato A4 (tranne i numeri 3/1978 e 4/1978 che sono apparsi in formato A5), veniva rilegato (a volte comparivano anche fogli liberi) e presentava un numero di pagine che oscillava tra le 3 e le 34. All’inizio veniva stampato su carta velina, ma successivamente i testi venivano battuti con macchine da scrivere elettriche usando carta ciclostilata; tuttavia la redazione ha usato anche altri metodi e procedimenti di duplicazione. Nel biennio 1978-1980 e 1986-1987 il bollettino Informace o Chartě 77 usciva ogni tre settimane, negli anni 1981-1985 veniva pubblicato mensilmente, mentre nel 1988 compariva ogni due settimane. All’inizio usciva in una tiratura di 50-60 copie, nel 1984 in una tiratura di 70-100 copie e verso la fine del 1988 in una tiratura di 500 esemplari. In totale sono apparsi 166 numeri. Nel 1983 il bollettino ha vinto il premio “Cena Jana Palacha”, conferito alle migliori pubblicazioni indipendenti.
Il bollettino Informace o Chartě 77 presentava delle rubriche regolari, come “Dokumenty Charty 77”, “Sdělení VONS”, “Krátké zprávy” e “Články došlé do redakce” (quest’ultima dal numero 11/1984 è stata sostituita dalla rubrica “V samizdatu nově vyšlo”). Venivano pubblicati soprattutto documenti, dichiarazioni, comunicati, corrispondenze, notizie, informazioni, polemiche, recensioni, annotazioni, interviste, petizioni e fejetony (soprattutto di Ludvík Vaculík). Come dice il titolo stesso, il bollettino concentrava la sua attenzione soprattutto su Charta 77: subito dopo la sua fondazione alcuni firmatari avevano infatti sentito il bisogno di informare i cittadini e il mondo intero sul ruolo di Charta 77 e sull’attività dei loro portavoce. Sono stati quindi presentati tutti i testi ufficiali (i documenti in primo luogo), notizie sulle attività dei firmatari, dei portavoce e di Charta 77 stessa (è d’obbligo citare il saggio di Václav Benda “Paralelní polis” pubblicato nel numero 9/1978), le corrispondenze con varie istituzioni, organizzazioni e personalità straniere (citiamo ad esempio la lettera di Václav Havel al presidente austriaco Rudolf Kirchschläger apparsa nel numero 5/1979), le repressioni della polizia contro Charta 77 (la situazione in cui si trovavano i membri di Charta 77 e del VONS viene dipinta in numerosi documenti, interviste, e corrispondenze, come ad esempio nella lettera del filosofo Julius Tomin indirizzata al presidente Gustáv Husák e pubblicata nel numero 9/1979), i contatti con altri movimenti civili e iniziative indipendenti in patria e all’estero e la risonanza di Charta 77 negli altri paesi. Un ampio spazio veniva dedicato anche all’attività del VONS: sono stati pubblicati tutti i comunicati con le informazioni relative alle violazioni concrete dei diritti umani in Cecoslovacchia e alla repressione condotta contro i membri del VONS. Una particolare attenzione veniva prestata anche ai processi politici, alle polemiche con la stampa ufficiale (ad esempio con il quotidiano Rudé právo), ai diritti civili e umani, alle iniziative indipendenti e agli avvenimenti attuali nel campo della cultura, dell’ecologia, della chiesa, delle minoranze e della letteratura (comparivano regolarmente delle annotazioni sulle pubblicazioni samizdat); veniva presentata anche la situazione negli altri paesi del blocco comunista (ad esempio nel numero 5/1978 è apparso un articolo relativo alla conferenza internazionale sull’Europa orientale svoltasi a Bruxelles il 20 e 21 gennaio 1978; spesso comparivano anche notizie sulla situazione in Polonia).
Tra i più importanti autori che hanno pubblicato in questa rivista vale la pena di citare Václav Benda, Václav Havel, Eva Kantůrková, Ivan Klíma, Pavel Kohout, Jiří Ruml, Anna Šabatová, Petr Uhl, Ludvík Vaculík; per quanto riguarda quelli stranieri ricordiamo almeno i testi dei polacchi Janusz Onyszkiewicz e Lech Wałęsa, del russo Andrej Sacharov e dello statunitense William Saroyan. Numerosi sono stati i contributi usciti in maniera anonima, firmati con una cifra o che presentavano un carattere collettivo; si trattava per lo più di contributi inediti (tranne i documenti), ma comparivano anche testi tradotti o presi da altre fonti. Sono stati pubblicati alcuni testi in lingua slovacca. Nel 1998 è stata pubblicata la bibliografia completa della rivista: Informace o Chartě 77 1978–1990. Článková bibliografie, a cura di J. Gruntorád, Brno 1998.
a cura di Stefania Mella