Možnost

(1980-1989)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista letteraria pubblicata a partire dal 1980 a Praga da un gruppo editoriale anonimo. Parecchi numeri presentavano un titolo diverso: il numero [18]/1983 è apparso infatti con il titolo Setrvačnost, il [19]/1983 con il titolo Setrvačnost II, il [20]/1983 con Zvědavost, il numero [21]/1984 con Prosinec, mentre i numeri [27-28]/1984, 30/1984-85, 31/[1984]-1985, 32/1985, 33/1985, 34/1985, 35/1985-1986 e [51]/1988 sono usciti con la sigla M. Il numero 1/1980 è stato pubblicato con il sottotitolo “Časopis pro vlastní potěšení” [“Rivista per il proprio diletto”]. La rivista Možnost si rifaceva al ciclo di almanacchi “Šlépěje” [“Orme”] di Jakub Deml, pubblicati dal 1917 al 1941, nei quali il poeta raccolse versi, brani di corrispondenza, saggi e commenti alle vicende dell'anno, e collaborava con la rivista letteraria che si ispirava a forme di vita alternative Lázeňský host, pubblicata a Praga dal 1977 al 1990.

La rivista Možnost usciva in un formato di circa 21xl9 cm in una tiratura di 12 copie per i numeri 1/1980-30/1984-1985 e di 24 esemplari per i numeri successivi; veniva stampata su carta velina e rilegata in cartoncino e presentava un numero di pagine che oscillava verosimilmente tra le 18 e le 45. Usciva dalle due alle otto volte all’anno, veniva distribuita a studenti e a conoscenti dei membri della redazione e in totale sono apparsi 52 numeri. Non sono mai usciti i numeri 22, 23, 39 e 41. Nel 1983 e 1987 sono stati pubblicati due almanacchi che presentavano i testi della rivista Možnost, intitolati rispettivamente Honzo vstávej e Šmátrání.

La rivista Možnost pubblicava testi in prosa e poetici, saggi, riflessioni, lettere, polemiche, interviste, testi di canzoni, recensioni, meditazioni e inchieste. Si occupava principalmente di prosa e poesia ceca di giovani autori debuttanti ma anche di scrittori famosi (ricordiamo “Návod k upotřebení” di Jiří Kolář nel numero 3/1981, “Průvodce Paříží” di Jindřich Štyrský nel numero [21]/1984, “Dopisy z vězení” di Václav Havel, “Údolí černých papoušků” di Stanislav Moc nel numero 33/1985, “Daleko od stromu” di Zuzana Brabcová nel numero 35/1985-86), nonché di narrativa straniera (ad esempio le poesie di Czesław Miłosz, Osip Mandelštam e Allen Ginsberg). Ampio spazio veniva dedicato anche alla cultura (citiamo il saggio Václav Černý “O povaze naší kultury” del numero 1/1980), all’happening (ad esempio i testi di Milan Knížák, Allan Kaprow e Jaroslav Kořán), al cristianesimo (ricordiamo Bonaventura Bouše), alla critica letteraria (ad esempio recensioni di riviste, prima fra tutte Lázeňský host), alla filosofia (citiamo il saggio “Dějiny filozofie” di Egon Bondy apparso nel numero 33/1985), all’arte figurativa (come ad esempio la land art e la body art), allo yoga e alla musica (ricordiamo i testi delle canzoni di Oldřich Janota, Leonard Cohen e John Lennon). Numerosi sono stati gli scrittori cechi i cui testi sono stati pubblicati nella rivista Možnost, come a esempio Egon Bondy, Václav Černý, Václav Havel, Oldřich Janota, Jiří Kolář, Jaroslav Kořán, Stanislav Moc, Jindřich Štyrský, Vlastimil Třešňák e Ivan Wernisch; tra quelli stranieri vale la pena di citare Charles Bukowski, Allen Ginsberg, Allan Kaprow, John Lennon, Czesław Miłosz e Arnold J. Toynbee. Si trattava per lo più di contributi inediti, di traduzioni e di articoli già apparsi nel samizdat o nelle pubblicazioni dell’esilio; i testi venivano generalmente firmati con una cifra, ma a volte comparivano anche i veri nomi degli autori.

a cura di Stefania Mella