Paraf
(1985-1989)
Scheda informativa
Si tratta di una rivista di filosofia pubblicata dal 1985 a Praga da Václav Benda. A cavallo tra il 1984 e 1985 il filosofo ceco aveva cominciato a riflettere sulla fondazione di una rivista filosofica, anche ispirato da Kritický sborník, una rivista letteraria, artistica e filosofica pubblicata a partire dal 1981 che presentava numerosi contributi filosofici. Su un simile progetto stava riflettendo negli stessi anni anche un altro noto filosofo, Ladislav Hejdánek: all’inizio i due dissidenti pensarono di collaborare alla fondazione di un’unica rivista filosofica, ma a causa di differenze ideologiche l’idea non è stata realizzata e nel 1985 Ladislav Hejdánek ha cominciato a pubblicare la rivista Reflexe, mentre Václav Benda dava vita alla rivista Paraf. A differenza di Reflexe, che era una rivista di carattere più popolare e che si soffermava maggiormente su tematiche teologiche, Paraf aveva un aspetto più accademico. Quest’ultima collaborava con la rivista Kritický sborník e con il samizdat cattolico e il suo titolo era un acronimo di “PARalelní Akta Filozofie” [“Scritti paralleli di filosofia”], sempre presente come sottotitolo, e al tempo stesso veniva usato come garante di autenticità, come un marchio contro la falsificazione.
La rivista Paraf usciva in formato A4 o A5, all’inizio in una tiratura di 60 copie (più le ristampe) e successivamente di 150-200 esemplari. Veniva stampata su carta velina (a volte veniva utilizzata anche la fotocopiatrice xerox) e rilegata in cartoncino e presentava un numero di pagine che oscillava tra le 106 e le 144; usciva dalle due alle tre volte all’anno e in totale sono apparsi 10 numeri. La rivista Paraf veniva distribuita in tutta la Cecoslovacchia a un gruppo ristretto di dissidenti, per lo più interessati alle discipline letterarie e filosofiche.
La rivista Paraf pubblicava soprattutto saggi, studi, commenti, recensioni, critiche e polemiche e presentava delle rubriche regolari, come “Články/Studie”, “Překlady/Komentáře” e “Recenze/Anotace/Polemika”. Si occupava di filosofia ceca moderna, come ad esempio del rapporto tra filosofia e teologia (si veda ad esempio il saggio di Dorota Javorová “Teologie a filozofie” pubblicato nel numero 1/1985), della concezione di Masaryk di Jan Hus (ricordiamo il saggio di Erazim Kohák “Masarykův Jan Hus” apparso nel numero 1/1985), di tolleranza (citiamo il saggio di Milan Machovec “K filozofickým základům tolerance” del numero 1/1985 oppure quello di František Kadlus “Tolerance a pluralismus” del numero 3/1986), di democrazia, dell’Europa (ricordiamo il saggio di Jan Patočka apparso nel numero 3/1986 intitolato “Zamyšlení nad Evropou”), della filosofia di Jan Patočka (si vedano ad esempio i saggi “Nad Patočkovou filozofií dějin” di Borek Dostál, “Několik poznámek o pojetí filozofie u Jana Patočka” di Martin Zedník e “Myslit s Janem Patočkou” di Jiří Němec, tutti pubblicati nel numero 6/1987), dell’uguaglianza sociale (ricordiamo il saggio di Miroslav Kusý apparso nel numero 8/1988 intitolato “Co s ideou sociálnej rovnosti?”) e di filosofia della storia; comparivano anche polemiche (ricordiamo quella tra Jiří Fuchs e Zdeněk Neubauer nel numero 8/1988) e recensioni, critiche e annotazioni di pubblicazioni filosofiche apparse nel samizdat o all’estero (soprattutto nella rivista scientifica e artistica Proměny, pubblicata negli USA negli anni 1964-1991, e nella rivista trimestrale di cultura Il nuovo Areopago, pubblicata a Forlì dal 1982). Tra i più importanti scrittori cechi che hanno pubblicato nella rivista Paraf troviamo Václav Bělohradský, Václav Benda, Pavel Bratinka, Ivan Dubský, Milan Machovec, Zdeněk Neubauer, Radim Palouš, Jan Patočka, Rudolf Starý e molti altri; per quanto riguarda quelli stranieri ricordiamo, tra i vari, i testi di Hannah Arendt, Giovanni Paolo II, Emanuel Lévinas e Josef Pieper. Si trattava prevalentemente di contributi originali, ma comparivano anche traduzioni e testi già apparsi nel samizdat o nelle pubblicazioni estere; i contributi venivano firmati con i veri nomi degli autori oppure, nel caso delle glosse, con una cifra. Sono stati pubblicati alcuni testi in lingua slovacca.
a cura di Stefania Mella