Solidarnosc

(1985-1986)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista dedicata agli avvenimenti politici e culturali in Polonia pubblicata a partire dal 1985 a Praga da un gruppo editoriale anonimo. L’idea di fondare la rivista Solidarnosc è nata in seguito a un viaggio in Polonia nel 1984 dell’editore, che decise di pubblicare un trimestrale dedicato alla situazione di questo paese servendosi dei testi apparsi nelle riviste polacche e dei notiziari radiofonici (prima tra tutte Voice of America). La rivista Solidarnosc, che veniva chiamata anche Solidarita, ha ripreso la tradizione della rivista Polsko a my, pubblicata nel 1979 e dedicata ai rapporti politici e culturali tra la Polonia e la Cecoslovacchia. Usciva in formato A5 in una tiratura di 50 copie, veniva stampata su carta velina e rilegata in cartoncino, e presentava un numero di pagine che oscillava tra le 40 e le 50; veniva distribuita in tutta la Cecoslovacchia, veniva pubblicata dalle due alle tre volte all’anno e in totale sono apparsi 5 numeri. Analoghi tentativi di trattare la tematica cecoslovacca sono stati fatti anche in Polonia.

La rivista Solidarnosc pubblicava notizie, informazioni, reportage, poesie, testi di canzoni e interviste. Si occupava della situazione politica e culturale in Polonia: presentava gli avvenimenti politici attuali e del passato (comunque soprattutto successivi al 1980, focalizzandosi sulla nascita del movimento operaio di “Solidarnosc”, sull’opposizione, sulle elezione del 1985 e sui detenuti politici), ma si occupava anche di aspetti storici e religiosi (ad esempio il processo contro gli omicidi del sacerdote Jerzy Popiełuszko) e dei movimenti pacifisti. Un’attenzione particolare veniva prestata anche alla cultura, presentando vari cantautori e i loro testi, il cabaret, la musica new wave e diversi testi poetici, nonché ai problemi attuali (ad esempio l’inflazione e l’istruzione scolastica). Tra le più importanti personalità polacche che hanno pubblicato nella rivista Solidarnosc troviamo Władysław Frasyniuk, B. Lis, Adam Michnik, Czesław Miłosz e Barbara Sadowska. Si trattava prevalentemente di traduzioni di fonti polacche che venivano firmate con i veri nomi degli autori, ma a volte venivano pubblicate anche in modo del tutto anonimo.

a cura di Stefania Mella