Střední Evropa (brněnská verse)

(1983-1989)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista dedicata alla cultura e alla storia dell’Europa centrale (soprattutto della Moravia) pubblicata a Brno dal 1988 da un gruppo editoriale anonimo. La rivista Střední Evropa (brněnská verse) rappresentava la versione morava dell’omonima rivista pubblicata a Praga a partire dal 1984 e che si occupava di tematiche analoghe. All’inizio la redazione di Brno attingeva frequentemente ai contributi presentati dalla redazione praghese della rivista Střední Evropa, ma poi ha cominciato a essere sempre più indipendente (pur riproponendo la rubrica “Střední Evropa”). Venivano pubblicati testi appartenenti alla cultura ufficiale e non ufficiale, poiché il fattore fondamentale di scelta ricadeva unicamente sulla qualità letteraria dei contributi. Al pari di quella praghese, la redazione di Brno non aveva un programma chiaro, non era legata a nessun sistema politico e a nessuna chiesa e mirava a una coesistenza libera delle diverse culture nazionali e al rispetto delle radici nella cultura cristiano-ebraica.

Con le sue pubblicazioni la rivista Střední Evropa (brněnská verse) mirava a suscitare interesse per l’Europa centrale, a ricercare le radici dello stato attuale in un passato più lontano, problematizzando certi miti come la Prima repubblica, Tomáš G. Masaryk, gli anni 1948 e 1968, a cercare le radici e l’identità nella storia e a rivalutare il ruolo della Moravia nell’Europa centrale. Questa rivista aveva rapporti particolarmente stretti con la rivista conservatrice britannica Salisbury Review, pubblicata a partire dal 1982 da Roger Scruton, e con la rivista letteraria e culturale samizdat Fragment-K, pubblicata dal 1988 verosimilmente a Bratislava. La rivista Střední Evropa (brněnská verse) riportava la nota editoriale “Všechny příspěvky jsou otištěny bez vědomí a souhlasu autorů” [“Tutti i contributi sono stampati all’insaputa degli autori e senza il loro consenso”], veniva stampata con il ciclostile e rilegata in cartoncino e presentava un numero di pagine che oscillava tra le 93 e le 131; veniva pubblicata dalle due alle tre volte all’anno in una tiratura di 80-100 copie e in totale sono apparsi cinque numeri.

La rivista Střední Evropa (brněnská verse) pubblicava saggi, studi, articoli, ricordi, commenti, glosse, interviste, poesie, testi di canzoni, annotazione e polemiche; presentava rubriche combinate liberamente, come “Střední Evropa”, “Morava”, “Cesty (Jugoslávské)”, “Vybrali jsme pro Vás”, “Literární příloha”, “Glosy-kritiky-recenze”, “Úvodní poznámka” e “Dokument”. Si occupava di aspetti storici, politici, culturali e religiosi che riguardavano l’Europa centrale: sono stati pubblicati importanti saggi legati a queste tematiche, tra i quali il noto “Tragédie Střední Evropy” di Milan Kundera nel numero 2/1988 e quello omonimo di Josef Hradec nel numero 3/1989, “Existuje Střední Evropa?” di Timothy Garton Ash apparso nel numero 2/1988 oppure “Střední Evropa” di Viktor Blažič pubblicato nel numero 4-5/1989, ma sono apparsi anche contributi inediti (ad esempio Milan Machovec ha celebrato il settantesimo anniversario della fondazione dello stato cecoslovacco nel saggio “K sedmdesátému výročí vzniku Československé republiky” apparso nel numero 2/1988 oppure Radomír Malý ha pubblicato un saggio nel numero 2/1988 sulla Prima repubblica analizzata dal punto di vista di un cattolico). Ampio spazio veniva dedicato alla pubblicazione di numerosi testi sulla Moravia nel contesto dell’Europa centrale (si veda ad esempio il saggio Zdeněk Rotrekl “Existence Moravy ve Střední Evropě” pubblicato nel numero 1/1988 oppure quello pubblicato dalla redazione nel numero 2/1988 intitolato “Morava jako životní pocit a program”) oppure sugli avvenimenti politico-sociali locali e regionali (come la risoluzione del problema dei trasporti a Brno oppure la questione della rinominazione delle sue vie). Tra i più importanti scrittori cechi e moravi che hanno pubblicato nella rivista Střední Evropa (brněnská verse) troviamo, tra i vari, Viktor Blažič, Karel David, František Jedermann, Tomáš Jílek, Karel Křepelka, Jiří Kuběna, Milan Kundera, Milan Machovec, Radomír Malý, Jaroslav Mezník, Karel Novotný, Petr Oslzlý, Zdeněk Rotrekl, Milan Uhde e Albert Vyskočil; tra quelli stranieri annoveriamo invece testi di Timothy Garton Ash, Zbigniew Brzezinski, Nora Beloff, Milovan Djilas, Nikolaj Djordjević, Henry A. Kissinger e Adam Michnik. I contributi inediti costituivano un terzo delle pubblicazioni totali della rivista, mentre i restanti due terzi erano formati da testi già apparsi in altre riviste samizdat (prima tra tutte Střední Evropa) e da testi tradotti da fonti straniere; generalmente i contributi venivano firmati con il vero nome dell’autore, con uno pseudonimo o con una cifra.

a cura di Stefania Mella