Voknoviny

(1980-1982)

Scheda informativa

Si tratta di un bollettino informativo pubblicato a partire dal 1987 a Praga da František Stárek (chiamato anche “Čuňas”) assieme ad alcuni suoi amici, tra cui Ivan M. Jirous (detto anche “Magor”) e Zbyněk Fišer (celebre con il suo pseudonimo Egon Bondy). Il bollettino Voknoviny usciva come allegato indipendente alla rivista Vokno ed era destinato quindi ai suoi lettori, fornendo loro informazioni su tematiche attuali. Usciva in formato A4 in una tiratura di circa 500 copie, veniva stampato con il ciclostile (a volte veniva utilizzata la fotocopiatrice xerox) e rilegato e presentava un numero di pagine che oscillava verosimilmente tra le 8 e le 14; veniva pubblicato con una periodicità irregolare, più o meno una volta al mese, e fino al 1989 sono usciti 19 numeri, mentre nel 1990 ne sono stati pubblicati altri 25. La tradizione di Voknoviny è stata poi portata avanti dall’autunno 1990 dalla rivista Kontra (A-Kontra).

Il bollettino Voknoviny presentava reportage, fejetony, glosse, lettere, polemiche, interviste, informazioni e annunci. Si occupava della cosiddetta seconda cultura e un posto di primo piano veniva occupato dalla musica (ad esempio i concerti rock e l’elenco dei samizdat musicali S.T.C.V. di Petr Cibulka), dalla mostre, dal teatro, dalla cinematografia, dalla letteratura e dall’happening. Ampio spazio veniva dedicato anche alla politica e ai diritti umani, attraverso la presentazione di documenti sulla loro violazione, di lettere, di comunicati del VONS e di informazioni sulla repressione dell’underground; venivano presentati anche consigli su come comportarsi con la polizia e informazioni sulla rivista Vokno. Tra i principali autori che hanno pubblicato nel bollettino Voknoviny troviamo, tra i vari, J. S. Fiala, J. Hrudka, K. Kubík, V. D. Lábus, J. Málek e P. Turnovský. Si trattava per lo più di contributi inediti dove veniva utilizzata la lingua parlata e lo slang; generalmente i testi venivano firmati con uno pseudonimo o con una cifra, ma a volte comparivano anche i veri nomi degli autori.

a cura di Stefania Mella