Výběr z čs. čtenářské samoobsluhy

(1982-1985)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di una rivista politica e culturale pubblicata a partire dal 1982 a Praga. Il titolo Výběr z československé čtenářské samoobsluhy si rifà al contenuto della rivista stessa: gli editori infatti presentavano testi che erano già stati pubblicati altrove e in altre riviste. La decisione di fondare questa rivista è stata presa nel 1982, quando non esistevano ancora molte riviste samizdat; nel 1985, quando ne circolavano oramai parecchie e di vari orientamenti, venne deciso di chiuderla.

La rivista Výběr z československé čtenářské samoobsluhy usciva in formato A4 in una tiratura di 10-20 copie, veniva stampata su carta velina e rilegata con copertina semirigida e presentava un numero di pagine che oscillava tra le 56 e le 89; veniva pubblicata con una periodicità irregolare, dalle due alle quattro volte all’anno, e in totale sono usciti come minimo 10 numeri. I membri della redazione non sono stati presentati.

La rivista Výběr z československé čtenářské samoobsluhy pubblicava saggi, lettere aperte, documenti, analisi, interviste, critiche, fejetony e commenti. Si occupava di varie tematiche, tra cui un posto di primo piano veniva ricoperto dalla letteratura (si vedano ad esempio i fejetony di Ludvík Vaculík – ad esempio “Jaro je tady” e “V letadle” – e critiche di opere di autori contemporanei), dal teatro, dalla politica cecoslovacca, dal socialismo (ricordiamo il saggio di Jiří Hájek apparso nel numero 2/1983 “Několik poznámek k reformovatelnosti reálného socialismo”), dalle problematiche pacifiste e dall’economia (ad esempio la situazione economica attuale e le riforme in questo campo). Particolare attenzione veniva prestata anche ai diritti umani (ricordiamo i documenti di Charta 77, i casi di difesa dei perseguitati politici oppure il saggio di Jiří Hájek “Lidská práva jako podstatná součást míru” apparso nel numero 3/1983), alla storia, alla sociologia e alla religione (si vedano ad esempio le polemiche con la propaganda antireligiosa ufficiale, le repressione dei fedeli, la situazione della chiesa all’estero e i discorsi dei rappresentati della chiesa). Tra i più importanti scrittori cechi che hanno pubblicato nella rivista Výběr z československé čtenářské samoobsluhy troviamo, fra i molti, Václav Benda, Jiří Hájek, Václav Havel, Jiří Hermach, Milan Jungmann, Vladimír Kadlec, Erika Kadlecová, Eva Kantůrková, František Kautman, Jaroslav Mezník, Jiří Otava, Jiří Ruml, Jaroslav Sabata, Jiřina Šiklová, František Tomášek, Ludvík Vaculík, Jan Werich e Rudolf Zukal; per quanto riguarda quelli stranieri vale la pena di citare Józef Glemp, Adam Michnik e Michal Voslenskij. La maggior parte delle pubblicazioni della rivista era formata da testi già apparsi nel samizdat o nella stampa ufficiale, ma comparivano anche alcune traduzioni di articoli pubblicati nelle riviste straniere; i contributi venivano firmati con il vero nome dell’autore, con una cifra o con una pseudonimo, ma a volte venivano anche pubblicati in modo del tutto anonimo.

a cura di Stefania Mella