Národní politika
(1969-1992)
Scheda informativa
Si tratta di un mensile di stampo conservatore che veniva pubblicato a Monaco di Baviera. Il primo redattore è stato Miloš Svoboda (1969-1985) e dopo la sua morte si sono susseguiti vari redattori: secondo quanto riferito da Jaroslav Dresler il numero del dicembre 1985 è stato redatto da Milan Kubeš, mentre i numeri usciti dal gennaio 1986 al marzo 1989 sono stati redatti prima da Dresler stesso, poi da Eliška Kotrbová-Wagnerová e Aleš Novotný (la tiratura presentava il nome della moglie dell’editore originario, Alžběta Svobodová, che a partire dal 1986 si è incaricata della pubblicazione della rivista). Dal numero 1/1989 la rivista compariva con il sottotitolo “Nezávislý měsíčník”.
La rivista Národní politika, di orientamento politico di destra, si riallacciava sin dall’inizio alle attività sviluppate in precedenza dal suo editore (ossia alle riviste Integral e České listy), tuttavia il titolo si ispirava al noto quotidiano pubblicato in Cecoslovacchia negli anni 1883-1945. Il mensile Národní politika presentava soprattutto materiali di carattere informativo provenienti dal mondo dell’esilio ma anche dalla Cecoslovacchia e dal resto del mondo (specialmente durante il periodo della crisi polacca all’inizio degli anni Ottanta). Nonostante sia comparso nel 1969, la maggior parte dei suoi collaboratori apparteneva all’ondata migratoria successiva la presa del potere comunista nel febbraio 1948. La rivista ha assunto un atteggiamento critico nei confronti dei maggiori esponenti comunisti che abbandonarono il paese dopo la repressione della Primavera di Praga (primo fra tutti Jiří Pelikán), anche se alcuni di loro hanno avuto comunque la possibilità di pubblicare i propri testi (ad esempio lo scrittore e scacchista di fama internazionale Luděk Pachman). A differenza degli altri periodici di orientamento politico di destra, il mensile Národní politika ha assunto un atteggiamento positivo nei confronti della nascita di Charta 77, presentando la sua dichiarazione, e negli anni Ottanta si è interessata anche al “VONS”, il Comitato per la difesa degli ingiustamente perseguitati. Comparivano anche notizie sull’attività del Consiglio per la Cecoslovacchia libera [“Rada svobodného Československa”] e le reazioni polemiche ad esso collegate. La redazione non aveva il timore di affrontare tematiche controverse (come ad esempio le questioni storiche e l’attuale situazione dei rapporti ceco-tedeschi) e le polemiche e le discussioni venivano inserite nella rubrica “Demokracie, toť diskuse”. Negli anni 1982-83 la redazione ha provato a promuovere un’unione politica delle varie concezioni politiche e non politiche dell’esilio nel “Hnutí za Nové Československo”, il cui amministratore divenne Miloš Svoboda; tuttavia la risonanza di quest’azione non ha reso possibile un’efficace attività politica.
Una parte dell’impostazione informativa del mensile era rappresentata da un notiziario culturale (presente sotto forma di varie rubriche, come ad esempio “Kulturní zápisník”), che informava soprattutto sull’attività e sui progetti degli artisti dell’esilio, sulle novità delle case editrici dell’esilio, ma anche su altri materiali e recensioni. Della rubrica culturale si occupava soprattutto Jaroslav Dresler (dal 1989 sono state pubblicate a puntate le sue memorie intitolate “Rejdyjo”) e Antonín Kratochvil. Il notiziario sportivo si dedicava, soprattutto all’inizio, agli sviluppi sportivi in Cecoslovacchia, ma anche alle attività dei club sportivi dell’esilio e ai loro successi. Nella rubrica “Z redakčního zátiší” comparivano invece le informazioni provenienti dal retroscena redazionale ma anche i punti di vista della redazione in merito a varie problematiche, soprattutto riguardanti l’esilio.
Un ampio spazio era dedicato alla rubrica umoristica, alle varie notizie provenienti dalla Cecoslovacchia e alle inserzioni. Oltre alle personalità sopraccitate, nel mensile Národní politika hanno pubblicato i loro contributi vari autori, tra cui Jan Beneš, Zbyněk Čeřovský, Sidonia Dědinová, Viktor Fischl, Igor Gejer, Miloň Habr, Karel Hádek, Vilém Hejl, Libor Koval, Karel Kryl, Milan Kubes, Jiří Lederer, Karel Mácha, Ivan Medek, Antonín Měšťan, Ján Mlynárik, Jiří Morava, Vladimír Nepraš, Aleš Novotný, Jan Ryba (il suo vero nome era Vladimír Šetina), Jan Schneider, Pavel Stiller, Rudolf Ströbinger, Ivan Sviták, Vladimír Škutina, Karel Trinkewitz, Olga Valeská, Jan Vladislav e Josef Vojvodík.
Il mensile Národní politika ha attinto alla produzione samizdat per presentare sia materiali tratti da “Informace o Chartě 77” sia articoli e fejetony di vari autori, tra cui Rudolf Battěk, Jiří Ruml e Ludvík Vaculík. A partire dall’ottobre 1969 ha cominciato a comparire l’allegato “Zvon” con il sottotitolo “Oběžník české sociální pomoci v Německu”; dal numero 4/1972 l’allegato ha cambiato il proprio sottotitolo in “Oběžník Českého ústředního svazu v Německu”. Il notiziario sulle attività promosse dall’organizzazione veniva presentato soprattutto da Peter Fischer; negli anni Ottanta era però già difficile distinguere tra il contenuto della rivista principale e il suo allegato. Il mensile Národní politika è stato chiuso con il numero 6/1992 su decisione della sua editrice.
[L. Formanová, J. Gruntorád, Michal Přibáň, Exilová periodika. Katalog periodik českého a slovenského exilu a krajanských tisků vydávaných po roce 1945, Praha 2000, pp. 157-158]
Traduzione a cura di Stefania Mella