Nový život

(dal 1949)

[ARCHIVIO]

Scheda informativa

Si tratta di un mensile religioso, teologico e culturale pubblicato dalla “Křesťanská akademie” (Accademia Cristiana) di Roma. All’inizio il gruppo redazionale non era noto: secondo varie fonti, però, i redattori furono P. Jan Lang (dal 1949 presumibilmente fino al 1953), P. Jaroslav Popelka (dal 1949 al 1952 – secondo quanto affermato da Pejskar nel 1989), P. Václav Feřt (dal 1954 al 1960 – sempre secondo quanto riportato da Pejskar), František Planner (secondo quanto sostenuto da Duben nel 1962) e successivamente anche P. Petr Ovečka. Come direttore responsabile è stato presentato fino al 1981 P. Vincenzo Insolera, mentre a partire dal 1982 il ruolo è stato ricoperto da P. Ovečka. I collaboratori amministrativi del mensile Nový život nei diversi paesi furono Jan Birka, Růžena Bunžová, Fr. Peter Eliáš, Georg Engelhart, Karel Fořt, Stanislav Hofírek, Don Alberto Hrubý, Jaroslav Jáchym, B. Janíček, Pavel Kučera, František Pinďák, Jan Stor, Jaroslav Tománek, Václav Vostřez, Louis Vyoral e molti altri.

Il mensile Nový život presentava soprattutto studi teologici, riflessioni, saggi, notizie e reportage relativi alla vita religiosa in esilio, in Cecoslovacchia e nel resto del mondo. Il mensile prestava attenzione anche a molti altri aspetti socio-scientifici, tra i quali la storia, la filosofia, la politologia, la letteratura e l’arte. Gli studi e gli articoli relativi a queste tematiche sono stati pubblicati da vari autori, tra cui Jiří Babor, Jan A. Baťa, Josef Benáček, kard. Josef Beran, Vladimír Boublík, Jan Čep, František Dvorník, Zdeněk Ehler, Alois Hanák, Alexander Heidler, Josef Hrbata, Jan Ještědský, Karel Just, B. Kobliha, Antonín Kratochvil, Alois Krchňák, Václav Láska, František Mach, Karel Mácha, Felix Mikula, Josef Olšr, Anastáz Opasek, Zdeněk Petr, Jaroslav V. Polc, Blažej Ráček, Ladislav Radimský, Karel Rahner, Jan Roubal, Alois Rozehnal, Václav Ryneš, Karel Schwarzenberg (compariva anche con lo pseudonimo di Jindřich Středa), Karel Skalický, Věra Stárková, Miloš Šebor, Tomáš Špidlík, V. F. Trnavský, Jaroslav Vítovský e Karel Vrána (usava anche lo pseudonimo di Pavel Želivan – tra le altre cose ha pubblicato “Experiment s pouští”, uno studio sul romanzo “Žert” di Milan Kundera apparso a puntate negli anni 1969-1970). Gli articoli meno consistenti venivano inseriti nelle rubriche “Křesťan a svět” e “Rozhledy”.

La rubrica informativa “Stalo se doma, v exilu a jinde ve světě” compariva nella maggior parte delle annate e presentava notizie dettagliate provenienti soprattutto dall’ambiente cattolico; questa rubrica forniva inoltre informazioni sulla vita dei concittadini cechi e slovacchi che vivevano in patria e in esilio. La rubrica “Kulturní zprávy” si occupava, soprattutto negli anni Sessanta, della situazione in Cecoslovacchia, mentre nella rubrica “Poznámky” comparivano vari tipi di articoli e di notizie, ma anche recensioni di libri. Le prime annate presentavano anche la rubrica “Cyrilometodějská liga” (“CML”) che forniva informazioni circa l’attività delle singole organizzazioni CML nei diversi paesi. In ogni numero non mancavano poi i contributi letterari, soprattutto poesie e racconti, che più tardi furono inseriti nella rubrica “Naše povídka”. Oltre a brani tratti dai classici della letteratura ceca e a traduzioni di opere letterarie straniere venivano presentati anche testi originali tratti dalla produzione dell’esilio (tra i vari autori ricordiamo Václav Čermák, Gertruda Goepfertová, Ludvík Chlum, Bohdan Chudoba, Pavel Javor, Ivan Jelínek, Josef Kalvoda, Petr Kolář, František Listopad, Chrysostom Mastik, Zuzana Pavlová – compariva spesso nella rubrica “Pro naše nejmenší čtenáře” –, Michal Racek, Milada Součková, V. Stárková, Bedřich Svatoš, M. Šebor e Francisco Carlos Štěrba). Occasionalmente venivano pubblicati anche i versi degli autori cattolici perseguitati (come ad esempio Jan Zahradníček). Dal novembre 1971 fino alla fine del 1974 usciva inoltre l’allegato per bambini “Radar” (all’origine era un mensile indipendente che veniva pubblicato a partire dal 1963).

Prima di trasferire le pubblicazioni a Roma, il mensile usciva dal luglio 1949 a Londra con il titolo Věstník; il numero 2/1949 è apparso invece con il titolo “Věstník Cyrilometodějské ligy akademické, svazu katolického studentstva a intelektuálů z ČSR v exilu” – questo titolo è divenuto quello più ricorrente a partire dal gennaio 1950. All’inizio usciva in ciclostile, ma dal 1951 ha iniziato a uscire in stampa, e dal febbraio 1954 ha cominciato a essere pubblicato a Roma con il titolo Nový život (dal numero 1/1955 è apparso il sottotitolo “Měsíčník Cyrilometodějské ligy pro kulturu a život z víry”).


[L. Formanová, J. Gruntorád, Michal Přibáň, Exilová periodika. Katalog periodik českého a slovenského exilu a krajanských tisků vydávaných po roce 1945, Praha 2000, pp. 87-88]

Traduzione a cura di Stefania Mella