Rozmluvy
(1983-1987)
Scheda informativa
Si tratta di una rivista letteraria e filosofica fondata a Londra da Alexander Tomský, che divenne anche il redattore principale. Collaboratori regolari furono, Antonín Brousek, Václav Šikl, Anastáz Opasek, Ivan Diviš, Josef Jedlička, Rio Preisner e Jiří Gruša, che nel settimo numero della rivista viene presentato come viceredattore. All’inizio la rivista Rozmluvy usciva a Londra due volte l’anno (a partire dal 1986 ha iniziato a uscire annualmente), ma dal numero 5/1985 ha cominciato a essere pubblicata a Purley, città a sud di Londra in cui Tomský aveva trasferito l’omonima casa editrice (sulla copertina tuttavia continuò a essere riportato come luogo di pubblicazione Londra). La rivista Rozmluvy è nata sulla spinta dell’accrescimento dell’influsso del cristianesimo nell’ambiente culturale ceco degli anni Ottanta. Il programma della rivista era basato sulla convinzione degli editori che “il cristianesimo è collegabile al liberalismo politico di stampo conservatore” (si veda l’editoriale “Z druhé strany...” nel numero 1). Oltre a saggi teologici (tra i più importanti ricordiamo quelli scritti da Karel Bor, Jiří Fuchs, Jindřich Petřík; Hans Urs von Balthasar) e ad articoli legati agli aspetti e ai compiti della chiesa cattolica, la rivista Rozmluvy presentava anche testi filosofici (ad esempio quelli scritti da Petr Fidelius, Václav Havel, Zdeněk Neubauer, Rio Preisner e Josef Maria Bocheński), storico-filosofici (i più significativi sono stati scritti da Josef Mlejnek, che si nascondeva dietro lo pseudonimo di Josef Hradec, Bohumír Janát e Petr Pithart), politici e politologici (ricordiamo quelli pubblicati dagli intellettuali cechi Jiří Gruša, Vilém Hejl, Václav Šikl e Dagmar Vaněčková; tra gli scrittori stranieri citiamo Alain Besançon, Leszek Kolakowski e Tomasz Mianowicz; nel numero 5 è uscita una serie di articoli tratti dalla rivista britannica di stampo conservatore The Salisbury Review). Nella rivista Rozmluvy erano copiosi i contributi letterari e scientifico-letterari. Diversi testi poetici originali sono stati scritti da autori come Ivan Diviš, Karel Kryl, František Daniel Merth e Rio Preisner, ma sono state pubblicate anche poesie scritte in passato da Jakub Deml, Vladimír Holan, Josef Lederer, Bohuslav Reynek e Jan Zahradníček. La produzione narrativa contemporanea è stata presentata da Klement Bochořák, Ivan Diviš (“Z deníků 1976-81” – nel numero 1), Ladislav Dvořák, Vojtěch Illa (pseudonimo di Zdeněk Kratochvíl), Josef Jedlička (ad esempio il brano tratto dal romanzo familiare “Krev není voda” – nel numero 1), Ivan Klíma, Iva Kotrlá e Zdeněk Rotrekl; è apparso anche un capitolo tratto dalle memorie dello scrittore Zdeněk Urbánek e sono state pubblicate inoltre alcune prose degli scrittori allora ormai scomparsi Jan Čep e Jakub Deml. La rivista Rozmluvy ha dedicato uno spazio sempre maggiore alle recensioni e agli studi critici e storico-letterari di importanti personalità, tra le quali Antonín Brousek (che ha dedicato il saggio “Národní…rukojmí?” al ritratto del poeta Jaroslav Seifert, premio Nobel per la letteratura – numero 7), Bedřich Fučík (ad esempio “Píseň o zemi” – numero 4), Josef Hradec (che si è interessato del poeta Bohuslav Reynek – numero 3), Jindřich Chalupecký (che non solo si è occupato del poeta e scrittore Jakub Deml – numero 2 –, ma ha pubblicato anche uno studio sul poeta František Halas intitolato “Poezie a politika” – numero 5), Josef Jedlička (che ha pubblicato uno dei primi tentativi di ricostruire la storia della letteratura ceca del dopoguerra: “Dodatek k nenapsaným Dějinám české literatury” – numero 7), Ladislav Jehlička (ad esempio “Chalupecký a pravice” – numero 6), Milan Jungmann, Zdeněk Kalista, Miloš Pokora (che ha pubblicato “Ideologie v české próze” – numero 5), Rio Preisner, Jan Trefulka e Julius Vrána (nome proprio Rudolf Kučera). L’articolo di Rio Preisner “O tzv. paralelní kultuře – také v Čechách”, uscito nel numero 1, ha scatenato un’importante reazione polemica da parte di Václav Benda – nel numero 2 – e di Jiří Gruša – nel numero 3. Nel numero 5 è stato ristampato lo studio anonimo “Motiv utrpení v posledních hrách Jiřího Suchého” uscito precedentemente nella rivista samizdat Kritický sborník, mentre nel numero 6 è comparsa anche la rubrica anonima “Kritické marginálie”; a partire dal numero 5 si possono incontrare anche i contributi regolari di Karel Hvížďala (si vedano ad esempio le interviste con Jiří Gruša, Rio Preisner e Zdeněk Vašíček). Nella rivista Rozmluvy uscivano anche vari articoli occasionali, scritti all’origine per il samizdat e nella maggior parte dei casi dalla penna di Václav Benda; nel numero 2, assieme alla reazione di Jiří Gruša, è stato ristampato anche il fejeton di Ludvík Vaculík “Poznámky o statečnosti”. La casa editrice “Rozmluvy”, la cui produzione veniva caratterizzata anche come “edizioni della rivista Rozmluvy”, venne fondata nel 1982 a Londra e dopo il 1989 trasferì la sua attività a Praga. Durante il suo esilio Alexander Tomský ha pubblicato in totale 70 volumi (incluso il volume zero), oltre a 4 volumi nella collana poetica “Kra”, un volume fuori collana e un volume della collana polacca di letteratura ceca “Pod prąd”.
Traduzione a cura di Stefania Mella