Anno III - N.3/2010

 

Editoriale

di

Maria G. Lo Duca

Questo numero monografico della rivista, interamente dedicato al tema della letteratura migrante in Italia, ha due obiettivi prioritari.
Il primo è quello di contribuire a chiarire le nostre e le vostre idee su un universo tanto vasto quanto, ai più, sconosciuto, raccogliendo materiali e diffondendo tra i nostri lettori conoscenze relative al mondo dell’immigrazione. Più precisamente, questa volta il nostro interesse si è concentrato sui risvolti diciamo così più ‘culturali’ di questo straordinario incontro di popoli che si è realizzato nel nostro paese negli ultimi due decenni, e che diventerà sempre più, a dispetto di qualunque governo e di qualunque provvedimento legislativo, la realtà italiana: una realtà multietnica, quindi multiculturale. Di questo incontro – che, ahimé, talvolta diventa scontro aperto, intollerante, xenofobo – noi non abbiamo paura. E non abbiamo paura perché proviamo a conoscere e capire le ragioni di chi, per i motivi più diversi ma certo sempre dolorosi, ha deciso di stabilirsi nel nostro paese, temporaneamente o stabilmente, e prova a vivere e lavorare dignitosamente, arrivando perfino a cimentarsi con la scrittura in lingua italiana, e in lingua italiana racconta storie, sogni, emozioni. Noi abbiamo letto queste storie, i nostri giovani corsisti del Master le hanno analizzate, ne hanno tratto notizie e informazioni preziose, ma non solo. I testi degli scrittori migranti, sia che si vendano in libreria sia che ci vengano offerti agli angoli delle strade, hanno rivelato altre facce, altri aspetti del popolo migrante, che ce lo hanno fatto sentire più vicino, perché, guarda caso, impastato della stessa ‘materia’ nostra, degli stessi nostri ‘umori’. Questo numero della rivista vuole dunque dire, prima di tutto, che a questa umanità noi riconosciamo la stessa dignità che riconosciamo a ciascun essere umano, e che con questa umanità noi abbiamo voglia di continuare a dialogare.
Il secondo obiettivo può apparire più modesto rispetto al primo, ma solo apparentemente. Ho già detto che gli autori (ma in realtà si tratta di autrici) dei diversi pezzi sono giovani corsisti del Master, che hanno deciso di svolgere la loro tesi di fine corso su questo tema, guidati e sorretti dalla docente di Comunicazione Interculturale, prof.ssa Paola Ellero. Come si vedrà, gli interventi affrontano il tema da angolature diverse, senza mai dimenticare però che il percorso di studio seguito mira a costruire un profilo professionale preciso: che non è quello dell’operatore interculturale, ma quello dell’insegnante di lingua italiana, seconda o straniera, operante in Italia o all’estero, e questo obiettivo finale non è mai stato dimenticato. Anche in questo caso opera una forte convinzione: che non c’è incontro di culture senza incontro di lingue. E come si potrebbe dialogare senza una lingua in comune? I gesti, le posture, le tonalità – che pure hanno tanta parte nei nostri scambi quotidiani – hanno comunque una portata semantica elementare, e sono per lo più insufficienti a veicolare i contenuti più ‘fini’. Da qui l’attenzione costante per il risvolto didattico del tema, e il tentativo di trasformare questi materiali in occasioni motivanti di insegnamento/apprendimento dell’italiano, in unità didattiche, attività, esercizi. Noi vogliamo, infatti, che i nostri giovani escano dal Master non solo con le idee chiare in fatto di intercultura, ma anche con un bagaglio tecnico preciso – fatto di conoscenze disciplinari e competenze operative – adeguato alle nuove sfide. Questo secondo obiettivo è dunque, come si vede, non meno ambizioso del primo.
Infine: questo numero della rivista, ideato e curato da una corsista del Master, la dott.ssa Alessandra Bruno, vuole essere anche un esperimento didattico. È, infatti, la sua tesi di fine corso, il lavoro conclusivo che ogni corsista deve compilare sotto la supervisione di un docente, nel caso specifico la prof.ssa Paola Ellero, e che poi deve discutere con una commissione di docenti. A me pare un esperimento riuscito. Con l’aggiunta che in questo caso particolare a giudicare saranno non solo i docenti chiamati a far parte della commissione, ma anche gli sconosciuti lettori che avranno voglia di leggere e condividere con noi questa esperienza.



INDICE

SAGGI

  • PAOLA ELLERO, Letteratura migrante in Italia
  • ALESSANDRA BRUNO, Banca Dati Basili. Un archivio della letteratura migrante
    ALESSANDRA BRUNO, Intervista al professor Armando Gnisci ideatore della Banca Dati Basili
  • ALESSANDRA BRUNO, Letteratura migrante: concorsi per scrittori emergenti

PERCORSI NELLA LETTERATURA MIGRANTE

  • PAOLA ELLERO, Introduzione
  • LAURA BRUNET, Laboratorio interculturale di scrittura autobiografica attraverso la letteratura migrante
  • BARBARA ANDREOTTI, Nuovi italiani: il contributo delle seconde generazioni
  • CHIARA GOBBER, Mondo ex e tempo del dopo: un progetto interculturale sui Balcani
  • CECILIA MAGNANI, Perdersi e ritrovarsi in Italiano L2
  • MARTA DANIELE, Contaminazioni artistiche dai Balcani. Per conoscere volti e figure della migrazione attraverso interviste radiofoniche
  • DANIELA GOLFETTO, Scrittura migrante, scrittura creativa. La voce femminile della letteratura migrante in Italia
  • IRENE MORETTO, I nuovi orizzonti della letteratura della migrazione: scrittori italiani in Germania e scrittori stranieri in Italia

ATTIVITA' DIDATTICHE

  • ALESSANDRA BRUNO, Proposte didattiche attraverso la letteratura migrante
  • SARA CRIPPA, Facilitare l’integrazione
  • BARBARA ANDREOTTI, La letteratura della migrazione e le seconde generazioni
  • ALESSANDRA BRUNO, Note migranti. Uno sguardo all’ambito musicale e una proposta di attività didattica
  • CECILIA MAGNANI, Perdersi e ritrovarsi in italiano L2: una riflessione metalinguistica
  • IRENE MORETTO, Utilizzo di racconti di autori immigrati durante un laboratorio di italiano L2: proposte di attività
  • DANIELA GOLFETTO, Didattizzazione di un brano di letteratura migrante

RECENSIONI

  • PAOLA ELLERO, rec. a: M. TRAVERSO, M. OGNISANTI (a cura di), Letterature migranti e identità urbane. I centri interculturali e la promozione di spazi pubblici di espressione, narrazione e ricomposizione identitaria, Milano, Franco Angeli, 2008
  • ALESSANDRA BRUNO, rec. a: G. CALICETI, Italiani per esempio. L’Italia vista dai bambini immigrati, Milano, Feltrinelli, 2009

ICONOGRAFIA

  • GIOVANNI LA SCALA, Un viaggiatore “umanitario”
  • ALESSANDRA BRUNO, Immagini e odori

 

 

Copyright 2010 - Master in Didattica dell'Italiano come L2 - Dipartimento di Romanistica - Università degli Studi di Padova

 
Ultimo aggiornamento il 29 luglio 2010