RASSEGNA STAMPA
L'italiano pulito dei costituenti
Nel sesto volume della «Lingua italiana d'oggi», di prossima uscita, il «punto» di discussione d'apertura è sul linguaggio della Costituzione, con interventi autorevoli di specialisti come Michele A. Cortellazzo, Tullio De Mauro e Fabio Ruggiano. La storia della Carta è nota. Il 31 gennaio del 1947 una commissione di 75 componenti aveva già preparato una stesura da sottoporre alla Costituente, che fu discussa e approvata alla fine dell'anno, per entrare in vigore il 1° gennaio del '48... (leggi)
«Corriere della sera», 30 marzo 2010, p. 43 Giorgio De Rienzo)
Le leggi bruciate e quelle incomprensibili
L'aspirante dannunziano Roberto Calderoli ha fatto un miracolo: denunciata la presenza di 29.100 leggi inutili, ne ha bruciate in un bel falò 375.000. Fatti i conti, lavorando 12 ore al giorno dal momento in cui si è insediato, più di una al minuto: lettura del testo compresa. Wow!... (leggi)
«Corriere della sera», 25 marzo 2010, p. 1 e 11 Gian Antonio Stella)
I commi e la battaglia (impossibile) per rendere comprensibili le leggi
«Nell'ambito delle risorse preordinate allo scopo nel Fondo di cui all'articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, come modificato dall'articolo 9, comma 5, del decreto legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, per le finalità di cui alla legge 14 febbraio 1987, n. 40, è autorizzata la spesa di 13 milioni di euro, fermo restando il limite dell'ammontare complessivo dei pagamenti a carico del predetto Fondo, come stabilito dall'articolo 2, comma 36, ultimo periodo, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, e successive modificazioni» Punto. Non è un misterioso geroglifico della Stele di Rosetta... (leggi)
«Corriere della sera», 30 dicembre 2009, p. 2 (Sergio Rizzo)
Istruzioni semplici per il voto nel sito «Maldura» dell'Università
Dal burocratese al web. Al sito www.maldura.unipd.it/buro è disponibile la traduzione in italiano corrente delle istruzioni per chi oggi e domani farà funzionare i seggi elettorali. Anche quest’anno gli studenti dell’Università di Padova hanno tradotto in una lingua più semplice le istruzioni per i presidenti di seggio e gli scrutatori ... (leggi)
«Il Mattino di Padova», 6 giugno 2009, p. 45
Troppo difficile il linguaggio giuridico Il web in aiuto
Secondo tecnici, giuristi e linguisti di fama (tra cui Tullio De Mauro e il presidente onorario dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini), nonostante gli sforzi profusi per stabilire regole utili a redigere norme scritte in modo chiaro, sono ancora molte le leggi italiane scritte male ... (leggi)
«Il Mattino di Padova», 28 aprile 2009, p. 17 (Morena Trolese)
Il Comune ripudia il «burocratese»
Il Comune ripudia il complicato e ermetico linguaggio burocratese per rendersi, finalmente, comprensibile all’uomo della strada. La chiarezza è il criterio adottato in una recente delibera della giunta del sindaco Mario Palmerio che ha corretto l’introduzione al “Manuale di gestione ambientale” approvato lo scorso 12 febbraio... (leggi)
«Il Centro» (cronaca di Chieti), 25 aprile 2008, p. 5 (f.b.)
Rei, una rete nata per difendere la lingua italiana
Che l’italiano sia una lingua viva e come tale in continua modificazione, non c’è alcun dubbio. Ma, proprio in quanto «viva», bisogna controllare che non muoia anzitempo, vittima dei troppi e spesso improbabili neologismi, prestiti di lusso (ovvero quelle parole importate da altre lingue che non sono necessarie, in quanto esiste l’esatto corrispondente nella nostra lingua), contaminazioni. Stiamo suicidando l’italiano? ... (leggi)
«Il Mattino di Padova», 29 ottobre 2007, p. 47
Uffici, al bando il burocratese
Ecco un esempio: il «richiedente» signor Rossi, che «all'uopo esibisce il benestare dell'attuale intestatario», avendo i «requisiti necessari: impossidenza di altra abitazione». Uno dei tanti rebus lessicali del burocratese, che il Comune ha deciso di mandare in pensione... (leggi)
«Repubblica» (cronaca di Roma), 16 marzo 2004, p. 1 (Beatrice Rutiloni)
«Burocratese»: benino i Comuni, male gli istituti previdenziali
I Comuni scrivono abbastanza chiaro, le Regioni molto meno, altri enti pubblici come l’agenzia delle entrate o gli istituti previdenziali molto meno ancora. È quanto emerge da una ricerca del Ministero della Funzione pubblica, da anni impegnato in un lavoro teso alla semplificazione del linguaggio della pubblica Amministrazione... (leggi)
«Il Tirreno», 6 dicembre 2002, p. 9 (Ursula Galli)
Via al premio anti burocratese
Un premio per l'ufficio pubblico che riesce a farsi capire meglio dai cittadini. È l'iniziativa presentata ieri dal ministro della Funzione pubblica Franco Frattini... (leggi)
«Repubblica», 12 novembre 2002, p. 24
"Un osservatorio sul burocratese"
«Faremo nascere un osservatorio contro il "burocratese" nella pubblica amministrazione». È stato il ministro della funzione pubblica Frattini ad annunciare la nascita di questo osservatorio sulla comunicazione istituzionale durante l'incontro di venerdì organizzato da «Progetto città» di Andrea Ceccherini.... (leggi)
«Repubblica» (cronaca di Firenze), 20 gennaio 2002, p. 7
Burocratese addio
Perché ricorrere a oscuri giri di parole come "esperire una scelta alternativa di alloggio", come "salario o stipendio percepito in costanza di rapporto di lavoro", quando si potrebbe scrivere più chiaramente "scegliere un alloggio diverso", "retribuzione lorda di un dipendente"? ... (leggi)
«Corriere della sera», 10 ottobre 1999, p. 15 (Giulio Nascimbeni)
Arriva l'abbecedario dei burocrati
Riusciranno i nostri burocrati a parlare finalmente come mangiano? Ci sono voluti cinque anni e quattro ministri per arrivare al primo manuale di stile per i dipendenti dello Stato (ma se ne consiglia la lettura anche ai privati). Voluto da Sabino Cassese, perseguito da Urbani e Frattini, è sotto il regno di Bassanini che l'abbecedario dei fantozzi d'Italia diventa finalmente volume, corredato da un software in grado di segnalare al computer le parole in burocratese ... (leggi)
«La Stampa», 9 luglio 1997, p. 4 (r.r.)
Burocratese al bando
l governo mette al bando il burocratese. Per prendere il treno bisognerà solo "timbrare il biglietto" e non più "obliterare il titolo di viaggio". La "Signoria Vostra" diventa "Lei", invece di "ottemperare" si dirà "rispettare". La pietra tombale del burocratese sarà, secondo i piani del ministro della Funzione Pubblica, Franco Bassanini, il "Manuale di stile" per le amministrazioni pubbliche curato da un gruppo di lavoro del ministero ed edito da 'Il Mulino' ... (leggi)
«Repubblica», 9 luglio 1997, p. 26 (Sebastiano Messina)
Arriva il computer contro il burocratese
Burocrati dalla prosa oscura, funzionari dall'italiano aulico e ampolloso, Azzeccagarbugli che infestate gli uffici pubblici: tremate! Il ministro Bassanini ha deciso di lanciare una campagna di lotta contro il burocratese e a favore della chiarezza... (leggi)
«Repubblica», 18 settembre 1996, p. 32
Burocratese addio, lo Stato parlerà chiaro
NUBENDO, ingiunzione, soprageneralizzato: alzi la mano chi non si è fatto prendere almeno una volta dal panico di fronte a vocaboli così poco familiari. O per giri di parole tipo "ci corre l'obbligo..". O per frasi da azzeccagarbugli come questa "...conseguentemente, nell'ipotesi predetta non si verifica un'obbligazione, in quanto il delegatario non deve aderire al rapporto delegante-delegato, né può rifiutare l'adempimento di quest'ultimo, stante l'autonomia dei due rapporti..." (e ci siamo fermati in mancanza di fiato, perché la frase continuava ancora, e sempre sullo stesso tono) ... (leggi)
«La Stampa», 17 maggio 1995, p. 26 (Stefanella Campana)
Burocrati, scrivete così
Sarà un computer a insegnare ai burocrati a scrivere in modo comprensibile. Tranquilli signori impiegati dei ministeri, non ci sarà nessun corso interattivo multimediale della nuova generazione, nessuno di voi dovrà sottoporsi a ore di estenuanti lezioni davanti a un monitor asettico e invadente, nessuno sarà bersagliato da codici e neologismi da imparare a memoria ... (leggi)
«Corriere della sera», 10 ottobre 1999, p. 15 (Marco Gasperetti)
Quando lo Stato è avvolto nel mistero
Il professor Tullio De Mauro si alza in piedi, prende la bottiglia di acqua minerale che ha davanti e la mostra al pubblico: Siamo qui per parlare della chiarezza dell'informazione istituzionale. Stiamo cercando di capire se lo Stato riesca effettivamente a comunicare con i cittadini, se questi comprendano il contenuto di leggi, regolamenti, messaggi di pubblica utilità a loro destinati... (leggi)
«Repubblica», 27 febbraio 1991, p. 15 (Concita De Gregorio)
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